Fondazione Culturale San Fedele rinnova la collaborazione con Linecheck – Music Meeting and Festival. Come lo scorso anno, l’evento di apertura di Linecheck rappresenta anche una tappa, la quinta, della stagione autunnale della rassegna Inner_Spaces.
Martedì 21 novembre, all’Auditorium San Fedele di Milano, si esibiscono due artisti di generazioni differenti ma ugualmente importanti per il panorama musicale italiano e internazionale: il compositore Francesco Messina, che eseguie dal vivo per la prima volta in assoluto l’album di culto Prati Bagnati del Monte Analogo, pubblicato nel 1979 sulla leggendaria Cramps Records in una serie curata da Franco Battiato, che ne è stato anche il produttore; in apertura, la producer e sound engineer Marta Salogni, nata in Italia e di base a Londra, che vanta collaborazioni con, tra gli altri, Björk, Depeche Mode, Bon Iver, M.I.A..
Francesco Messina suonerà live in anteprima Prati Bagnati del Monte Analogo, unico album in studio composto insieme a Raul Lovisoni e prodotto da Franco Battiato. Con lui sul palco i musicisti Michele Fedrigotti (pianista) e Marco Guarnerio (musicista e sound engineer). Nella composizione di questo capolavoro senza tempo, Lovisoni e Messina, entrambi figure centrali dell’avanguardia italiana, si ispirano al romanzo surrealista di René Daumal Le Mont Analogue per dare vita a un insieme di melodie delicate, sottili giochi armonici, che incorporano diverse tradizioni creative, in un disco celebrato a livello italiano tanto quanto internazionale.
Ad aprire il concerto Marta Salogni, tra gli ingegneri del suono più apprezzati e ricercati del momento, artefice della produzione e del mixaggio di artisti del calibro di Björk, Depeche Mode, Bon Iver, M.I.A., FKA twigs, Frank Ocean, Animal Collective, Romy (The xx) e moltissimi altri, ma anche compositrice dal talento cristallino. E infatti questa sera Marta Salogni abbandona lo studio di registrazione e il mixer per presentare live la sua ultima uscita, Music For Open Space (Hands In The Dark), un album composto insieme al compagno Tom Relleen, prematuramente scomparso nel 2020. Le musiche sono state registrate a Joshua Tree, in Cornovaglia e a Londra, e sono ispirate ai paesaggi in cui i due erano immersi durante la lavorazione.
Molto importante per Marta Salogni è la riflessione sulla rappresentanza femminile nel campo prettamente maschile della produzione musicale, concetto espresso dall’artista in un’intervista su Rolling Stone Italia: “A livello mondiale le donne produttrici e/o ingegneri del suono sono il 5% del totale. È essenziale che aumentino, perché a mio parere l’arte e la musica dovrebbero rappresentare la società e farsi portavoce delle categorie di persone che la compongono. Il ribilanciamento del gender nell’industria musicale servirà a spronare sempre più ragazze a buttarsi in questo campo, la mia speranza è che in un futuro non lontano non si debba nemmeno più discutere di questa istanza”.
Info: http://www.innerspaces.it / musica@sanfedele.net
Comunicato stampa
.