Uscita l’anno scorso un po’ in sordina, l’ultima sua fatica non per questo non è degna di nota.
Padre della musica elettronica francese, torna con un progetto che promette di immergerci nella foresta amazzonica. In collaborazione con il fotografo e regista Sebastiao Salgado, Jean-Michel Jarre ha composto una sinfonia piena di poesia, e siamo davanti ad un’opera indubbiamente più modesta, più riservata, ma certamente più interessante rispetto agli “Electronica”. Le strade percorse sono quelle della musica ambient, con un approccio che riporta il musicista alle fondamenta della sua arte, quando iniziò all’interno del GRM (Groupes de Recherches Musicales) di Pierre Schaeffer.
La creazione compositiva è in effetti costruita su campioni conservati presso il museo etnografico di Ginevra risalenti a diverse epoche, sui quali l’artista costruisce melodie minimali che risultano un accompagnamento ai suoni della foresta. L’ambito poetico è suggerito dal loro susseguirsi come elementi della vita in Amazzonia, fungendo da colonna sonora, in accostamento di volta in volta a qualche programmazione ritmica od a qualche synth pad, ovvero a sequenze sonore, che rimandano al Jarre più classico, ma rimangono isolati, sottili e mai intrusivi, rispettando un equilibrio voluto e cercato, rendendo quasi l’opera un disco di field recording.
Il tutto ben si presta alle fotografie riportate sulla copertina, in contrasto sullo sfondo bianco. 9 tracce da ascoltare su doppio vinile (3 lati), oppure in CD con suono binaurale: con un paio di cuffie l’immersione nel polmone verde brasiliano sarà totale.
Jean-Michel Jarre – Amazônia
Columbia / Sony Music – 2021
1 Amazônia (Part 1) 7:42
2 Amazônia (Part 2) 9:59
3 Amazônia (Part 3) 8:10
4 Amazônia (Part 4) 3:16
5 Amazônia (Part 5) 6:04
6 Amazônia (Part 6) 3:33
7 Amazônia (Part 7) 4:18
8 Amazônia (Part 8) 3:19
9 Amazônia (Part 9) 6:23
Yann Turrini