04/04 IN SPRING INNER_SPACES: Francisco López e Mattia Loris Siboni

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Lunedì 4 aprileIN SPRING INNER_SPACES presenta Francisco López e Mattia Loris Siboni.

Serata che vede il ritorno a San Fedele del sound artist Francisco López, protagonista dagli anni Ottanta di un nuovo filone musicale centrato sulla qualità della performance con l’obiettivo di raggiungere un “ascolto profondo”. L’artista presenterà nell’auditorium di San Fedele un progetto speciale di performance audiodinamica. In effetti, attingendo dal suo vastissimo materiale sonoro che va dalle registrazioni sul campo nelle foreste pluviali e aree selvagge alle scene industriali, urbane e alla musica concreta, López ricombina la complessità degli ambienti sonori, la loro naturale ricchezza, il ritmo insolito che si incontra nel flusso degli eventi sonori per assembrare un’opera continua, composta da una successione di sequenze che comporta cambiamenti drammaticamente lenti, dinamiche di livello estremo (dai limiti della percezione uditiva alla soglia del dolore), un’intensa attenzione ai suoni a banda larga e complessi – comporta in sintesi tutto ciò che già si incontra, se si fa attenzione, nella realtà sonora della natura e dei vari ambienti di vita.

L’intenzione di Lopez, sviluppatasi nel corso di tre decenni, è quella di proporre un’esperienza di ascolto di grande intensità che riprenda la nozione di Pierre Schaeffer di “suono in sé” e di “ascolto ridotto”, nel senso che l’essenza del materiale sonoro registrato non è quella di documentare o rappresentare ma un modo per concentrarsi e accedere al mondo interiore dei suoni. In conclusione, l’artista spagnolo persegue un ideale di musica assoluta che considera tra gli sviluppi più rilevanti e rivoluzionari nella storia della musica

Nella performance live si succederanno sonorità e vibrazioni sulfuree simili al rumore di un vulcano in eruzione registrato nel punto di massima distanza sensoriale, suoni bassi in riverbero nel vuoto partendo da rulli di timpani anche senza il silenzio assoluto. Una sintesi di un lungo e laborioso tentativo di raggiungere la terra di mezzo fra silenzio e suono, nonché di uno dei percorsi più influenti ed estremi mai affrontati a riguardo. Un viaggio che rappresenta l’imprescindibile base di partenza per chiunque oggi si approcci a ricercare in quel terreno complesso sospeso tra suono e rumore.

Nella prima parte, Mattia Loris Siboni, classe 1996, vincitore del Premio San Fedele 2019, porterà a Milano una nuova opera elettronica, in memoriam Hieremiae Prophetae, una commissione sostenuta dalla Fondazione Carlo Maria Martini in linea con la tradizione del Centro Culturale San Fedele che conta numerose collaborazioni per la realizzazione di nuove opere nell’ambito del dialogo tra arte e fede. La ricostruzione sonora, ambientale, umana e spirituale, attraverso un approccio musicale simbolico ed evocativo, dell’esperienza del profeta Geremia gettato dai suoi nemici in una cisterna profonda di fango. L’insistenza di un uomo giusto, un ministro del re, Ebed-Mèlech l’Etiope, impietosito dalla condizione del profeta, riuscirà a convincere il re a salvare Geremia dalla morte.

Il giovane compositore cesenate è affascinato dal silenzio come parametro musicale compositivo, sviluppa la sua personale ricerca attraverso lo studio del paesaggio sonoro e l’interazione umana, mettendo al primo posto l’attenzione per l’oggetto sonoro e lo spazio che si trova ad occupare. Si interessa alla costruzione morfologica del suono e ricerca l’aspetto evocativo ed extra-musicale dato dai legami estrinseci, lavora con la soglia dei concetti di attesa e sorpresa e indaga la percezione musicale.

Ingresso:  € 10 / € 8 (ridotto studenti)
Location: Auditorium San Fedele Milano, Via Hoepli 3 /b

Comunicato stampa

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