INNER_SPACES 2021: concerto inaugurale con Éliane Radigue e David Monacchi

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Lunedì Lunedì 20 / Martedì 21 Settembre alle ore 21.00 San Fedele Musica e Plunge presentano il concerto inaugurale INNER_SPACES 2021

Line up:

Éliane Radigue (1932)
L’Île Re-Sonante (2000)
musica per suoni fissati su supporto
(sintetizzatore ARP 2500 e Serge modulare su nastro magnetico)

David Monacchi (1970)
Stati d’Acqua (2008)
Fragments of Extinction (2008)

Il concerto inaugurale propone per la prima volta in Italia con l’acusmonium un’opera di riferimento del repertorio elettronico, “L’Île Re-sonante” di Eliane Radigue, un ampio continuum di 55 minuti, di intensa stratificazione timbrica, un viaggio metaforico tra la vita e la morte.

Dopo un tempo di incertezza e di parziale interruzione, riprende INNER_SPACES in un formato rinnovato, non più programmato annualmente, ma procedente per fasi e periodi successivi, con serate e concerti che verranno annunciati volta per volta. Un percorso volutamente in costruzione progressiva, da intraprendere passo dopo passo, camminando lungo sentieri mutevoli, a volta sconosciuti e sorprendenti. Rimane tuttavia un punto di riferimento costante in questo percorso, mutuato dalla cifra stilistica di Éliane Radigue: il rivolgimento al suono come fenomeno acustico nello spazio e alla dimensione dell’ascolto come atto partecipe, immersivo ed esigente.

L’Île Re-sonante

Grande opera in un unico movimento, l’incipit è un’oscillazione graduale che pulsa attraverso il silenzio. I cicli delle onde si concentrano progressivamente per diventare un tutt’uno con l’ambiente. Colpisce la sezione di incroci in loop di voci femminili illusorie che costituiscono uno dei momenti più memorabili dell’opera di Radigue, forse anche nella storia del minimalismo in generale. L’armonia di base del drone matriciale, giunge a un solare accordo bruckneriano, poi si sposta su un’altra immagine sfocata, e l’ARP (sintetizzatore) di Radigue ritorna in modo dominante, proiettando i relitti sonori nel luogo dove si incontrano luce e oscurità. Un viaggio nel cuore del suono. In sintesi: da droni sonori a suoni granulari finissimi, si crea un’atmosfera di semi-coscienza, che sospende tutti gli spunti acustici, confinandosi in uno stato di “sognare ad occhi aperti”.

Scrive Eliane Radigue nel programma della prima esecuzione de L’Île Re-sonante:

“Progetto nato nel novembre 1998, per il CNMAT di Berkeley e David Wessel il suo direttore. Primo titolo: « Île Sonante » in riferimento a …Ma anche un titolo che sembrava così appropriato al luogo, sospeso sul fianco di una collina a cui dà accesso una passerella. Michel Chion mi aveva gentilmente autorizzata a co-usare questo titolo. Divenne poi evidentemente “Re-sonante”, in via di sviluppo, un ri-torno alle fonti sonore analogiche, dopo un lungo e totalmente infruttuoso tentativo di conversione ai mezzi MIDI e ad altri modi digitali.

Ringrazio Gérard Pape per aver proposto la riabilitazione del Serge Modular e David Jisse

per averlo accolto nel suo studio. Le ore trascorse con il Serge Modular, magnifico strumento, mi hanno riportato indietro di qualche decennio, ai tempi della mia scoperta dell’ARP. Ho provato a unire le qualità di questi due strumenti, che sono tra i migliori di quella generazione, essendo la loro data più o meno la stessa…

‘Re-sonante’ riguarda pure la concezione di quest’opera, una costruzione molto classica, in cui la prima parte si rifletterebbe nella parte centrale, che sarebbe come lo specchio di un lago, da cui emergerebbe la terza parte, sia dalle sue profondità che dal suo riflesso.  Ringrazio gli staff CCMIX e Muse en Circuit per la loro ospitalità, in particolare Stéphane Kim che ha saputo dar vita con pazienza e passione al “bel Serge”, e Brian O’Reilly per la sua competente e dedicata assistenza alla realizzazione del mix finale di questa ‘Île Re-sonante’ negli studi del CCMIX. »  (Éliane Radigue)

Location: Auditorium San Fedele (Via Ulrico Hoepli, 3/b)  – Milano

Comunicato stampa