Men With Secrets – Psycho Romance & Other Spooky Ballads (The Bunker New York)
La comparsa di un supergruppo è ogni volta una calamita irresistibile per il pubblico. Succede con il rock, l’hip hop e, ovvio, anche con l’elettronica. A unire le forze ora ci sono tre eccellenze di Casa Nostra, ovvero i campani Lino Monaco e Nicola Buono (altrimenti detti Retina.it) e il sempre più internazionale Donato Dozzy, che salgono sul palcoscenico come Men With Secrets.
Probabilmente i segreti di cui si sono fatti promotori questi artisti riguardano la capacità di manipolare il tempo. L’album infatti è un tuffo nella post industrial wave del 3000. La loro techno è un nuovo suono, capace di guardare oltre il riflesso delle sue origini ancestrali. Non un semplice omaggio ai Cabaret Voltaire o ai Clock DVA quindi, ma il condividere la capacità di visione che hanno solo i Grandi.
Artisti Vari – Kimera Mendax EP (New Interplanetary Melodies/Kuro Jam Recordings)
Un altro bell’esempio de “l’unione fa la forza” è questa collaborazione tra l’etichetta di Simona Faraone e il collettivo romano Kuro Jam. Un disco stampato in edizione super limitata 150 copie, molto curato anche nella grafica (copertina firmata Elena Casagrande), da non lasciarsi sfuggire. L’EP è la colonna sonora del secondo volume della graphic novel cyberpunk omonima sviluppata da Enrico Carnevale, Mattia De Iulis, Giulia D’Ottavi, Stefano Garau e Gianluca Pernafelli. Un perfetto proseguimento della legacy detroitiana.
Nella lotta a un futuro distopico si alternano sul lato A gli atti eroici di Mayo Soulomon, la sua Kimera Stun tratteggia lo skyline metropolitano della nuova era, Peter Blackfish, che pesca nel torbido mondo sotterraneo, fatto di accenni oriental-meccanici e beat cupi (KTO Xcite). Il lato B vede il crescere della tensione con un ispiratissimo E.L.F. aka Francesco Cianella, tra Future Sound Of London e fine prog house (Extreme Low Frequency), e un finale aperto a opera del mai domo Andrea Benedetti, qui in una veste ambient, Secret Algorithm, per indicare la rotta da seguire tra abissi galattici e universi sommersi.
Roberto Bosco – Il Crononauta (Sonorous Waves)
A sentire la musica di Roberto Bosco non ci vuole molto a viaggiare dalla Campania alla Motor City, giusto il tempo di prendere il disco dallo scaffale, poggiarvi sopra la puntina e chiudere gli occhi. Il Crononauta è una piccola gemma di neo-classicismo detroitiano, con una forte connessione latina. Il funk ruspante delle strade veste eleganti echi dub, mentre le melodie calde e solari mitigano il rigore ritmico. Il tema del rapporto uomo-macchina si rivela ancora una volta fonte d’ispirazione inesauribile al servizio del talento.
Dino Sabatini – Monochromatic Reality EP (Concrete Records)
Techno oscura dalle atmosfere ipnotiche e battito ossessivo. Un sound design liscio, ben levigato dal feel quasi tattile. Dino Sabatini si diverte a scombussolarci i sensi. Il remix di Svreca invece imprime una delicata violenza all’incedere del kick, evocando reminiscenze e ceneri del rave Uk.
Artisti Vari – VA 2020 (Ekar records)
Dopo un anno di silenzio la Ekar Records da alle stampe digitali una corposa compilation per fare il punto della situazione. Parecchi nomi, vecchi e nuovi, si alternano per mostrare i risultati raggiunti e tracciare la strada verso le prossime mete. Punti fermi restano la meticolosa ricerca sonora e la forza evocativa della produzione. Per il resto gli artisti hanno scelto la propria via, toccando diversi stili e influenze, con la comune idea di ridisegnare il profilo della musica elettronica.
Trapper Keaper – Meets Tim Berne & Aurora Nealand (Caligola Records)
Usciamo per un attimo dalla nostra comfort zone sotto cassa, per dedicarci all’ascolto di questo progetto jazz avantgarde condotto dal batterista Marcello Benetti e il tastierista William Thompson IV. Il disco, realizzato, come da titolo, insieme a Tim Berne e Aurora Nealand, è una raccolta di soundscape placide e fughe nervose. Elettronica e acustica fraseggiano tra loro, dando vita a uno show dinamico e incalzante.
LDWG – Hyperideocracy (Veyl)
Album su cassetta per il misterioso Ludwig (LDWG), che passa al setaccio le debolezze della società contemporanea centrifugando 20 anni di esperienza dance. L’anima edonista affoga in un oceano di distorsione e rumori. Il ballerino spogliato di ogni piacere ed entusiasmo, ripete i passi meccanicamente sotto i colpi in 4/4 della sua routine. I sensi sono accelerati ma il tempo non scorre. Alla fine della settimana resta un carico pesantissimo di energia da sfogare dimenandosi al buio o sotto un qualsiasi neon rotto da pensarlo come strobo nel bagno di un autogrill di provincia.
Federico Spadavecchia