Il robot e la luna: Luca Maria Baldini al Trieste Science+Fiction Festival

In occasione del celebre evento cinematografico abbiamo intervistato Luca Maria Baldini

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In diverse occasioni ci siamo occupati degli ospiti musicali che hanno animato la le serate del festival cinematografico Science+Fiction di Trieste, devoto alla fantascienza ed erede della manifestazione che negli anni ’70 già aveva fatto fortuna nel capoluogo giuliano.
Frequencies ha già avuto occasione di vedere ed incontrare nel programma degli scorsi anni tra gli altri l’ex Kraftwerk Wolfgang Flur, Dj Yoda, Godblesscomputers.
Quest’anno, oltre la riuscita festa finale che ha avuto in consolle Stephan Barnem, la nostra attenzione è stata carpita dalle due sonorizzazioni presentate da Luca Maria Baldini, talentuoso producer e sound designer ravennate, che opera sul confine tra musica elettronica, strumenti analogici e sound design.
La biografia di Luca ricorda che ha realizzato colonne sonore per cortometraggi, installazioni e performance. Ha presentato i suoi lavori in gallerie e musei nazionali e internazionali, ha diversi progetti musicali (In Between, Kisses From Mars e Simona Gretchen) ed è stato selezionato da Soundtracks 2018 (a cura dei Giardini di Mirò) proprio per la sonorizzazione di film muti.

I due progetti visti live a Trieste sono la sonorizzazione del film L’uomo meccanico di André Deed (1921), commissionato dal Centro Musica Modena supervisionato da Corrado Nuccini e Tiziano Bianchi, e quella del film Moon di Duncan Jones.
Il primo appuntamento si svolge nella splendida location della Chiesa Evangelica Luterana di Trieste, in collaborazione con Yeah. La musica accompagna perfettamente la storia della lotta tra i due automi (uno buon ed uno cattivo), caratterizzando con un gioco di pieni e vuoti le diverse atmosfere della trama, con un flusso a tratti più discreto a tratti incalzante, ad evidenziare le evoluzioni della storia.
La seconda performance invece è al Teatro Miela di Trieste riguarda Moon di Duncan Jones, uscito nel 2009 e incentrato sulla odissea mentale del protagonista interpretato da Sam Rockwell, coinvolto in una storia di cloni e verità negate durante una missione in solitaria sulla luna. In questo caso, non trattandosi di un film muto, il lavoro di Baldini è un cammino di equilibrio tra i dialoghi (anch’essi a volte soggetti a effetti o lievi trasformazioni) e una sua soundtrack alternativa. La nuova interpretazione ha il merito di creare con le tracce eseguite in un progressivo senso di straniamento, che aiuta il pubblico a immergersi nelle contorte sensazioni del protagonista di fronte a scoperte spiazzanti.
In entrambe le occasioni gli spettatori hanno reagito con interesse ed entusiasmo, in particolare per quella di Moon. E’ stato un modo nuovo di (ri)vedere per molti un film già di per sé molto ricco di suggestioni, arricchito e modificato dall’esperienza live.

A margine delle due serate abbiamo scambiato quattro chiacchiere con Luca.

Quali macrodifferenze hai trovato fra sonorizzare un film muto e un film “parlato” completo e recente?

Un film muto dal punto di vista sonoro è come un foglio di carta bianca dove puoi immaginarti qualsiasi cosa.Puoi scegliere la palette di suoni che vuoi e hai più libertà nell’esprimere concetti oltre a quelli che il film già mostra. Diciamo che nel caso del film muto  puoi usare il film come strumento per creare un’ opera altra, con quello sonoro è più complesso. Quando ho lavorato a un film recente come Moon, dove c’è già suono ho iniziato il lavoro per sottrazione, facendomi spazio e cercando di capire cosa potessi togliere per esprimere la mia idea di musica.

Perché la scelta di Moon? L’ho trovata molto interessante perché il film è pervaso da un senso di straniamento che la tua musica ha reso bene

Diciamo che è stato Moon che ha scelto me: nel 2018 il festival Cinemasuono di Cervia mi ha commissionato questo progetto per il loro festival che lavora proprio sul creare live musicali su film sonori come Moon. Ancora ringrazio Matteo Fusconi (il direttore artistico) per avermi contattato perchè sembrava fatto apposta per la mia musica, nemmeno io avrei potuto scegliere un film migliore. 

Ci sono altri film che hai in programma, o magari ti piacerebbe, di interpretare in questo modo? 

Non ho in programma, per ora, film sonori, anche perchè sto lavorando alla sonorizzazione di Metropolis, ma avrei alcune idee su possibili film futuri: i film di Tarkovski potrebbero essere adatti al mio approccio musicale e sicuramente vorrei fare qualche altro film di fantascienza che come genere si sposa benissimo con le mie sonorità.

Cannibal Se-lecter