Arriva al notevole traguardo della decima edizione il Forma Free Music Impulse, festival di Musica e Arti elettroniche organizzato in Friuli Venezia Giulia dal gruppo dell’associazione Hybrida che, dalla periferica Tarcento, dal lontano 2003 grazie ad un lavoro davvero strenuo, riesce a portare da quelle parti musica ed arte ultracontemporanea. (anche tramite il loro Radio Show e una omonima label).
Il programma del Forma (che in primavera ha goduto di alcuni eventi di preview internazionali a Londra, Parigi ed allo storico festival sloveno Sajeta) si dipana nelle settimane a cavallo tra ottobre e novembre 2019, con una serie di concerti, proiezioni e performance in diverse venue,
Dopo la partenza di venerdì 4 ottobre che ha visto a Venzone, la performance dell’artista giapponese Aki Onda nel Giardino dei Droidi Custodi, si continua l’11 presso il centro multimediale SMO di San Pietro al Natisone dove sarà on stage L’Impero della Luce, duo sperimentale che lavora sonorità dei campi elettromagnetici ricavati da vari oggetti e trasfigurati /modificati, con l’intento di dare voce e melodia a un’energia che, costantemente oscilla ogni giorno attorno a noi.
Dopo la piece teatrale sperimentale di Of Leonardo Da Vinci, che si avvale fra gli altri dell’opera di David Toop e Elaine Mitchener (Teatro San Giorgio, Udine,19 ottobre), il 26 ottobre una grande serata di artiste/produttrici animerà l’Auditorium Zanon di Udine.
Jessica Ekomane sarà la prima ad esibirsi con una performance basata su una ricerca psicoacustica che indaga il rapporto rumore/melodia. Si procede energicamente con il connubio tra techno, polifonia afro e ritmiche digitali ossessive di Nkisi, producer congolese cresciuta in Belgio che, dopo l’uscita di una serie di singoli ed ep ha pubblicato quest’anno, per la UIQ di Lee Gamble, 7 Directions , il suo primo lavoro su lunga distanza.
A chiudere la serata la corrosiva Moor Mother, l’attivista, performer e musicista di Filadelfia che, propone un sound totalizzante che frulla free jazz, spoken, industrial, noise e pulsioni afrocentriche in un immaginario elettronico influenzato dalla fantascienza distopica e dall’afrofuturismo, che presume una visione post-cataclisma del futuro prossimo.
L’ultima serata del Forma si sposta, sabato 2 novembre, al Dobialab di Dobbia (Gorizia) un altro luogo vivace di provincia, sempre attivo nella ricerca e nella sperimentazione con diversi eventi interessanti da seguire.
Per la nottata conclusiva del festival dopo l’intro idm/bass di Cannibal Se/Lecter, il duo sloveno Warrego Valles porterà sul palco il suo particolarissimo sound, incrocio ibrido tra sonorità club oriented ed elettronica visionaria e sperimentale. (consigliato il loro recente ultimo lavoro Save As).
A chiudere le danze della manifestazione e della serata il portoghese Marfox, storico protagonista della scena afrolusitana in cui ha portato al centro dell’attenzione la rielaborazione elettronica delle ritmiche delle periferie , in un incendiario flusso di kuduro,afro-house, kizomba, zouk-bass conditi da bassi profondissimi e percussioni massive. Oltre agli appuntamenti serali il festival organizzerà momenti di confronto tra diverse realtà europee di produzione musicale e artistica.
Per qualsiasi info è attivo il sito ufficiale dell’evento: https://freemusicimpulse.com/
Cannibal Se-lecter