Quattro anni di viaggi ai confini della musica conosciuta. Syntheke Records li festeggia pubblicando una compilation che, nel bilancio dell’attività svolta, fissa i punti cardine del proprio manifesto.
Thule è una terra di fuoco e ghiaccio nella quale il sole non tramonta mai, a circa sei giorni di navigazione in direzione nord dall’attuale Gran Bretagna. Così la descriveva l’esploratore greco Pytheas nel 330 a.C. Quest’anno la NASA ha battezzato Ultima Thule l’oggetto del sistema solare più lontano mai osservato prima.
Spingersi al di là dei percorsi già battuti, trovare nuove parole con cui raccontare l’universo attraverso la musica. L’avanguardia è un vocabolario potenzialmente infinito, e Syntheke ci pesca a piene mani. Sono undici i progetti in tracklist di questa preziosa cassetta in edizione limitata (solo 50 copie e poi digitale); ad arricchire la scaletta ci sono anche tre special guest: Safe Mode alias Broke One, Luca Maria Baldini (from Bloom recordings) e CNS aka Rake. Filo conduttore, tra battiti e approcci molto diversi, l’atmosfera cinematica tipica delle grandi saghe.
Gaetano Dragotta, go Dratta, apre la selezione con la suite onirico-cosmica Dione, seguita dalla struggente malinconia di AF5544 firmata da Baldini. Il drammatico beat urban messo sul piatto da GiMa (Brave) si scioglie in un mix ideale con The day off di Mux feat. SGAT, dal tiro più dritto. Downtempo, emotività ruvida e melodie subacquee per L(a/o)st Down di Lowlift. Makoto Holmberg traccia una via per districarsi nel vuoto dell’esistenza (Void), mentre CNS propone una meditazione stratificata, asciugando ogni suono al suo Io più essenziale (Gaza’s back door). A Safe Shelter fa Tabula Rasa, tessendo una seta sintetica in cui avvolgere i sensi.
La purezza del rumore si scontra contro un granitico muro percussivo in Collapse di Howtobeanastronaut. La stessa asprezza si riversa nelle armonie di TON 618 (Vela).
Chiude Safe Mode con un brano post IDM, Change Habits, che punta ai dancefloor più visionari.
Federico Spadavecchia