Un racconto dal futuro: Kode9 conquista Lubiana

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E’ Gala Hala, una delle tante diverse venue inserite nella cittadella occupata Meltekova di Lubiana, a ospitare l’atteso set pre-festività di Kode9, in una serata concepita da Rx:Tx.
Label e collettivo emanazione del Projekt Atol Institute, Rx:Tx è attiva nella ricerca di artisti e progetti audio/video, ed è uno dei tanti avamposti sloveni sulla cultura contemporanea, attivo dal 2002.
Prima del main act vediamo all’opera Terranigma, alias alternativo del producer sloveno Freeverse, alle prese con un ottimo warm up, lento e profondo, che prepara al meglio la platea all’arrivo del celebre guest.

Steve Goodman arriva in consolle e per due ore cattura la mente, le orecchie e i corpi dei presenti.
Se come producer la figura di Kode9 è indiscutibile e fortemente rispettata, altrettanto i suoi set riescono nel compito di continuare a dare una cifra esatta delle declinazioni, anche disparate, dell’universo dell’iperbasso, in un logico connubio anche col lavoro svolto in qualità di label manager di  Hyperdub.
Il viaggio tocca tante differenti galassie: dubstep, footwork, grime, juke, bass, puntate nel kuduro e flirt con reminiscenze nipponiche di videogame di decenni passati (sul tema da ricordare l’ottimo progetto Digging In the Carts uscito sempre su Hyperdub proprio a cura di Kode9).

La maestria e, a volte, l’azzardo, riuscito, della selezione incollano gli astanti al dancefloor; i ritmi accelerano e frenano, la texture del basso è padrona assoluta, ma c’è spazio anche per melodie a momenti cinematiche e quasi epiche, che danno fiato prima di ricadere nell’abisso.
Qualche brano in particolare, più riconoscibile, scatena le reazioni più visibili, come Poison Dart di The Bug ft Warrior Queen o Oh Shit! – Zone 2 per fare qualche esempio, ma è il continuum intero a risultare vincente, andando a esplorare anche zone più inattese (Henry Potter, Men Ji…), riuscendo a stupire per la naturalezza e il flusso che racconta, anche quando osa accostamenti difficili.
Memories of the Future, titolo del suo splendido album del 2006 con il compianto Spaceape, potrebbe essere benissimo il titolo per la serata lubianese.

Cannibal Se-lecter

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