INNER_SPACES #02: Richard Barbieri e Robert Piotrowicz

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unedì 22 ottobre INNER_SPACES presenta: Richard Barbieri e Robert Piotrowicz 

Dopo il grande successo del concerto inaugurale continua la quinta edizione di INNER_SPACES –
‘Identità sonore elettroniche’, stagione organizzata in collaborazione con Plunge, progetto curatoriale attivo a Milano. Il secondo appuntamento vede l’eccezionale e rara esecuzione come solista del tastierista e compositore Richard Barbieri, ex-fondatore con David Sylvian dei Japan, e tastierista dei Porcupine Tree. Barbieri presenterà a Milano un nuovo set di musica elettronica, con sintetizzatori e strumenti analogici, concepito per l’acusmonium Sator dell’Auditorium San Fedele. In apertura, il sound artist polacco Robert Piotrowicz: attivo sulla scena dell’improvvisazione elettroacustica da quindici anni, è co-fondatore con Anna Zaradny dell’etichetta e del festival annuale Musica Genera.
L’evento è preceduto dal primo appuntamento di un calendario di undici lezioni a ingresso libero sulla storia della musica elettronica realizzate in collaborazione con il Conservatorio e l’Università di Milano. Si comincia con Giovanni Cospito che ci introdurrà ai segreti della ricerca acusmatica.

Il concerto
Protagonista del secondo appuntamento stagionale è Richard Barbieri, autentico monumento della scena musicale contemporanea. La sua ricerca, centrata sul rapporto tra le potenzialità espressive dell’armonia tonale e la forza “impattante” del suono sintetico, si è innestata in una moltitudine di esperienze diverse: dal glam-rock post-moderno e rivoluzionario dei Japan negli anni Settanta (con David Sylvian, Steve Jansen Official e Mick Karn) al mix di prog-rock restaurato, post-metal e psichedelia dei Porcupine Tree e del leader Steven Wilson, passando per le sperimentazioni a cavallo tra IDM, ambient music e paesaggismo elettroacustico dei suoi recenti lavori solisti.
In apertura, il sound artist polacco Robert Piotrowicz: attivo sulla scena dell’improvvisazione elettroacustica da quindici anni, è co-fondatore con Anna Zaradny dell’etichetta e del festival annuale Musica Genera. La sua pratica live è incentrata sull’utilizzo della chitarra e di sintetizzatori modulari.

Il tastierista e compositore Richard Barbieri, cofondatore della mitica band Japan con David Sylvian, Steve Jansen e Mick Karn, è stato uno dei protagonisti del rinnovamento della scena musica londinese degli anni Settanta, momento in cui apparivano le nuove tendenze musicali glam-rock, punk e New Wave . Tra gli anni Settanta e gli anni Ottanta, nella loro evoluzione musicale, i Japan inventano un nuovo sound con le tastiere al comando e la chitarra elettrica in secondo piano, escogitano arrangiamenti intriganti, esotici e sofisticati, propongono un intreccio di progressive-rock, glam-rock e ethno funk.

Barbieri è stato un leader e un innovatore nella creazione del suono del sintetizzatore che ha caratterizzato la band Japan e ha influenzato artisti del calibro di The Human League, Duran Duran, Gary Numan, Talk Talk. Cinque gli album registrati dal gruppo la cui carriera ha avuto come culmine in “Tin Drum”, rimasto stabilmente nella classifica inglese per oltre un anno.

Dopo l’esperienza con i Japan, e un decennio di collaborazioni sulla sua propria etichetta Medium, Barbieri si è unito ai Porcupine Tree di Steven Wilson, per suonare le tastiere su tutti gli album della band dal 1993, nonché due album da solista sorprendenti: “Things Buried” e “Stranger Inside”. Il gruppo opera una sorprendente fusione tra musica elettronica e rock, con sfumature che vanno dal rock progressivo alla psichedelia. La presenza di Richard Barbieri nell’organico accentua la componente “ambientale” della band per approdare a un rock cosmico.

Forte di oltre quarant’anni di esperienza in diversi ambiti del rock sperimentale, Richard Barbieri ha sviluppato un’attività di solista originale, producendo tre album. L’ultimo è del 2017 Planets + Persona, in cui Barbieri, presenta una vasta gamma di strumentazioni: sintetizzatori analogici d’epoca si combinano con prestazioni acustiche ed elementi jazz; sempre presenti voci contorte, anche se in una lingua non sempre riconoscibile. Barbieri utilizza sapientemente il talento di un nucleo paneuropeo di musicisti per produrre un album che sposa suoni sintetizzati con strumentazione organica per evocare paesaggi sonori vivaci, colorati per dare luogo a una commistione sapiente di consistenza di toni, umori e musicalità.

Il suo orecchio per la composizione di paesaggi sonori unici e di tessiture avanzate ha portato ad album in collaborazione con altri musicisti di talento, come Steve Hogarth (Marillion) Steve Jansen e Mick Karn (Japan) e Tim Bowness (No-Man)

Location: Auditorium San Fedele (Via Ulrico Hoepli, 3/b)  – Milano
Ingresso: € 6 studenti / € 10 fino al giorno prima del evento * / €  15 il giorno del concerto

Comunicato stampa

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