Berlin Atonal ’18 In & Out: Bohtonal?

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Continuiamo così, facciamoci del male!” esclamava Nanni Moretti nel fim Bianca del 1984.
Quest’anno a ranghi differenziati a livello redazionale, siamo ritornati sul luogo del delitto.

IN:

Heizkraftwerk:

Ormai lo abbiamo ripetuto allo sfinimento come qui e qui.
La scelta della Heizkraftwerk come quartiergenerale è assolutamente appropriata ed opportuna per una kermesse di questa tipologia, risultando quindi vincente. Impianto audio, acustica, sistema di luci e capacità sono un poker d’assi.

Schaltzentrale:

Constatiamo che la Schaltzentrale è diventata finalmente parte integrante del festival (e non come i primi anni una stanza dedicata alle curiosità per synth nerd n.d.r.). Una room per performance con i sistemi modulari gentilmente forniti dal mitico SchneidersLaden, con guest che si alternano nelle varie giornate secondo un calendario presentato solo a rassegna iniziata e affisso all’ingresso.
Qualche nome? Robert Lippok, Daniel Miller, Lady Starlight (il sabato) controllata a vista da Surgeonnel pubblico, e dj Pete. Un’innovazione intelligente e funzionale. Una scatola cinese all’interno dell’evento.

Le seguenti esibizioni:

Mohammad Reza Mortazavi + Fis Live A/V W.P.: è il percussionista magico di Hamelin con Fis a dare man forte, ed esaltare lo status d’ipnosi collettiva che è in grado di creare.
Jay Glass Dubs Live: siamo troppo audaci se vi rimandiamo alla voce “dub plasmato da Justin K Broadrick”?
Pariah presents Here From Where We Are: fa il suo sempre con classe.
British Murder Boys Live: ottima conferma come di consueto.
The Transcendence Orchestra live: è l’attuale progetto più interessante di Anthony Child, eseguito in coppia con Daniel Bean. E’ stato proposto solamente al Cafe OTO di Londra, e questo dovrebbe già stuzzicare l’attenzione dei lettori più esigenti. Un mantra strumentale eseguito con le macchine, in una perfetta simbiosi tra esoterismo e magia provenienti da un trapassato remoto dell’uomo ed il futuro già alle porte. Notevole.

OUT:

Ohm:

Non è più possibile assegnare a questo spazio un ruolo primario. Va declassato e considerato per quello che è: un locale notturno con i propri limiti di spazio. Malgrado si sia contingentato l’accesso attraverso un rigido controllo numerico degli spettatori, l’Ohm è sempre rimasto imballato se pensiamo che l’affluenza del pubblico è quella di un festival. E’ un vero peccato perché non si è potuto pienamente godere di set come quello di Patricia Live oppure Djrum, risultato tra l’altro il miglior djset del weekend.

Numero di performace / tempo / durata della manifestazione:

Abbiamo assistito a troppe performance qualitativamente sottotono che hanno deluso le aspettative. La considerazione va fatta sia in base all’intera durata della kermesse sia in relazione alle singole giornate, ponendo seri interrogativi sui costi dei biglietti giornalieri in base alla validità dell’offerta presentata.

Di seguito le dolenti note:

Lucrecia Dalt, Robin Fox presents Single Origin Live Laser G.P, Lanark Artefax, Kolorit, Claude Speeed with Sasha Litvintseva + Beny Wagner, Caterina Barbieri, Outer Space e Leslie Winer.
Tanti djset all’interno del Tresor han lasciato il tempo che han trovato, come Konx-om-Pax e Cloudo, senza considerare che la line up 2018 della storica casa della techno berlinese non ha affatto brillato per novità e prestigio degli ospiti invitati, risultando fiacca e scontata.

Real sold out?:

Tranne mercoledi, tutti gli altri giorni sono stati dichiarati sold out. Siccome è il primo anno che si verifica una situazione del genere, dobbiamo riferire ad onor del vero che, eccetto sabato e domenica, l’affluenza non si è dimostrata affatto tale. Anzi anche in diversi momenti del sabato stesso, l’atmosfera non è sembrata quella da tutto esaurito, tenendo conto delle dimensioni della kraftwerk. Ora è stato posto un freno alle vendite on line permettendo un maggior acquisto di biglietti at door al pubblico day by day? Si è voluto limitare l’affluenza per una fruizione migliore dei paganti? Manovra commerciale interessata? Se qualcuno vorrà risponderci con dati precisi, sarà ben accetto.

Simone KK con la partecipazione di Filippo Vetro

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