Sarà fuori a giorni “Berytus Groan” l’ottavo capitolo della giovane etichetta italiana Subsidence nata dall’unione di forze di tre vesuviani: Fabrizio Matrone (Matter), Lino Monaco (Retina.it) e Pier Paolo Patti che ha messo fuori già dei mini capolavori a firma di Nicola Buono (Retina.it), Fake Skies aka James Welburn e Francisco Lopéz.
L’EP porta la firma di PRG/M, al secolo Pier Giuseppe Mariconda fresco di stampa su Delirio e Unità Psicofisica, che abbandona per questa prova il chiuso del club per un escursione dai tratti ambient/drone arricchita da incursioni ora nei territori del dub (Gemmayzeh Stairs) ora dell’IDM (Voices from Mar Elias).
Le tracce dell’EP sono state composte dall’artista campano dal 2012 partendo da field recordings effettuati a Beirut opportunamente riealaborati e ricostruiti successivamente in studio, con sovrapposizioni di strumenti elettronici e classici (violino, chitarra, percussioni e pianoforte) a formare trame fitte e complesse che fanno da base portante per i quattro componimenti che portano ognuno il nome di un quartiere o un particolare posto della capitale libanese.
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