INNER_SPACES #5: Murcof, P. Petit / Vincitori Premio San Fedele

0
815

Lunedì 15 gennaio, INNER_SPACES presenta Murcof, P.Petit e i vincitori del Premio San Fedele 2017

Riprende la stagione di musica elettronica con una serata eccezionale che vede il ritorno sulla scena milanese, dopo l’ultima apparizione nel 2011 al Festival MITO, dell’artista messicano Fernando Corona, in arte , assieme al polistrumentista francese Philippe Petit. Il Duo proporrà un viaggio musicale alle frontiere del fantastico.

La serata sarà introdotta da un omaggio all’opera sinfonica di Anton Bruckner. Verranno eseguite in prima assoluta i brani commissionati ai vincitori del Premio San Fedele 2017. Tre lavori realizzati avvalendosi di diversi modi di far rivivere i processi compositivi e le sonorità luminose di Bruckner.
Alessandro Laraspata, con 2Bruck, sfrutta il carattere sinfonico del mezzo elettronico.
In Seven degrees of light, Andrea Giomi & Shari Delorian provano a evocare le tensioni che si agitano all’interno dei paesaggi sonori bruckneriani.
L’e-cor ensemble, con Mehr Licht!, si sofferma sul tema spirituale della luce e della sua contrapposizione con l’oscurità, un brano pensato per un ascolto immersivo.

APPROFONDIMENTO – Il Premio San Fedele 2017

Un omaggio a Anton Bruckner, la cui musica è stata il punto di riferimento del Premio San Fedele per giovani compositori del 2017. In effetti, l’opera sinfonica del musicista austriaco può essere una ricca fonte di spunti per la musica elettronica di oggi, in quanto nei processi compositivi di Bruckner dominano i lenti sviluppi armonici, l’enfasi sulle dinamiche, sul crescendo e sulla ripetizione e l’amplificazione sonora delle sequenze, e infine per i contenuti religiosi di quest’opera che trascende l’aspetto musicale.
Verranno eseguite le opere commissionate da San Fedele Musica ai vincitori del Premio (Alessandro Laraspata, e-cor ensemble) e al secondo classificato (Andrea Giomi / Shari Delorian). Alessandro Laraspata, con 2Bruck, sfrutta soprattutto il carattere sinfonico del mezzo elettronico nonché le infinite potenzialità tecniche di elaborazione. I frammenti presi da alcune sinfonie di Bruckner vengono ricomposti in vari modi: dalla totale riconoscibilità fino alla completa trasfigurazione. Questi materiali saranno poi integrati da altri materiali sintetici ottenuti con varie tecniche. Inoltre, viene rivolta particolare attenzione alla spazializzazione del suono per realizzare quel fondamentale gioco contrappuntistico delle parti assolutamente necessario per Bruckner nell’esprimere il tema della luce come percorso di anamnesi e reminiscenza del passato (spazio quindi inteso come molteplicità di livelli tra conscio e inconscio) per una possibile predizione del futuro.  In questo gioco temporale, la luce del presente assume forme sonore attraverso un gioco di  proiezioni soniche analoghe a proiezioni luminose, come le “riflessioni” o “rifrazioni” tra cocci di vetro o tra specchi deformanti.

Andrea Giomi / Shari Delorian con Seven degrees of light si relazionano con l’opera del compositore austriaco in maniera elusiva, provando ad evocare quelle tensioni che si agitano all’interno dei paesaggi sonori bruckneriani. La composizione si presenta come una variazione in quattro movimenti sul tema dell’Adagio della settima sinfonia di Anton Bruckner. Centrale è la metafora dell’ascesi e della luce, tanto nell’architettura interna ad ogni sezione, tanto nello svolgersi progressivo della composizione. Il brano presenta un’evoluzione dinamica dello spazio frequenziale da sonorità timbricamente più scure e granulari ad elementi di maggiore brillantezza e tensione orchestrale. Allo stesso modo, il paesaggio interno della composizione articola gradualmente elementi di natura materica a sonorità più eteree e astratte. Un tale andamento riflette inoltre la progressiva riconoscibilità dei materiali bruckneriani che aleggiano lungo tutta la composizione sotto forma di frammento o di memoria.

L’e-cor ensemble propone un’opera dal titolo Rivelazione. La luce è il tema della composizione. Luce intesa come senso spirituale di rivelazione o di scoperta ma anche come fonte fisica e metafisica di illuminazione, di una verità nascosta nell’ombra.
Nel brano, lo sviluppo del tema spirituale della luce e della sua contrapposizione con l’oscurità è stato pensato per un ascolto totalmente immersivo, non solo da parte dell’organo predisposto all’ascolto, ma anche degli occhi.
Il materiale sonoro è stato scelto elaborando alcune parti delle composizioni di Anton Bruckner, per il forte impatto spirituale che pervade la sua scrittura. Partendo dai materiali di derivazione bruckneriana, sono stati creati nuovi oggetti sonori, disposti secondo un legame timbrico, ritmico e frequenziale, che dialogano con tutta l’architettura compositiva, generando densità e respiro all’interno della struttura; l’organizzazione verticale satura lo spettro acustico preparando lo sviluppo orizzontale. I contrasti espressivi improvvisi dal fortissimo al pianissimo intendono ricalcare il forte contrasto fra la luce e l’ombra.

Ingresso:  € 6 studenti / € 8 fino al giorno prima del concerto * / €  12 il giorno del concerto
Location: Auditorium San Fedele Milano, Via Hoepli 3 /b

Comunicato stampa

.

LEAVE A REPLY

Please enter your comment!
Please enter your name here