Berlino. Mai avremmo pensato di scrivere un articolo di cronaca violenta riguardante il Berghain. Eppure un ragazzo ha denunciato su Facebook, con un post dettagliato e completo di fotografia della sua schiena martoriata, un episodio che lascia ammutoliti, e a cui la direzione del club dovrà fornire una risposta ben più approfondita rispetto alle solite frasi di circostanza che si usano in casi del genere.
I fatti: Utschla Vlaams, così si fa chiamare sui social, è un ragazzo che per Capodanno ha deciso, come moltissimi altri, di festeggiare nel suo locale preferito. Utschla è dichiaratamente gay, ma all’interno del Berghain questo non è mai stato un problema anzi…tra basement only for men e dark room sparse, ognuno può trovare il suo spazio e divertirsi come meglio crede, sentendosi protetto da un regolamento ferreo che giustamente non permette agli avventori curiosi di girare video e scattare foto.
Tuttavia di ritorno al piano superiore dopo un’avventura spinta in una delle suddette dark room, il giovane si trova buttato contro un muro, bruciato con sigarette e “trattato come un deviato pervertito” da un gruppo di uomini eterosessuali che disprezzavano la sua sessualità. Quando Utschla si è poi recato al guardaroba per andarsene, è stato ancora molestato verbalmente da persone che stavano guardando un video del suo rapporto sessuale. Come è potuto accadere un fatto così grave?
A questo punto lo staff del Berghain è chiamato ufficialmente a prendere posizione; per anni hanno difeso a spada tratta la loro policy, giustificando i modi rudi nel fare controlli e selezione all’ingresso con la motivazione di mantenere un ambiente equilibrato e open minded, anche quando questa strategia stava iniziando a mostrare evidenti segni di cedimento, e la prima onda di frequentatori abituali dirigeva lo sguardo altrove.
Ora è un punto di non ritorno, se l’episodio venisse confermato, bisognerebbe affrontare le conseguenze dell’aver trasformato un movimento culturale in un luna park per ingordi, compromettendone i valori, perchè, oltre la violenza in sé, l’attacco a questo ragazzo è soprattutto un’incursione di quel vento intollerante che sta soffiando sul mondo, in un territorio dove la prima regola è l’assoluta uguaglianza e il rispetto reciproco (anche se poi magari il portafoglio te lo fregano lo stesso).
AGGIORNAMENTO DELLE 23.21: Il post di Utschla Vlaams è stato rimosso. Restiamo in attesa di ulteriori aggiornamenti.
Federico Spadavecchia