Scald Process – Scald Process (Holotone Limited Series)
Derek Szeto, già noto come Stormfield e metà dei Fausten (Combat Recordings), inaugura una nuova serie su Holotone. Come tutti i progetti curati da Daniele Antezza, anche questo album ha i suoi punti di forza in una ricerca sonora minuziosa al servizio di uno storytelling appassionatamente evocativo. Una notte in città passeggiando senza meta a smaltire l’ansia sotto la pioggia. Coperti dall’ombrello nessuno ha un volto. Il drone tesse la sua trama d’ombra sui cui archi, voci e pianoforte lacrimano sentimenti. La fantascienza riscuote il giusto tributo, ma è quel senso di costante inquietudine, nostalgia verso un qualcosa di vago ma al tempo stesso vicinissimo, che lo rende immancabile nella nostra collezione. Non a caso le influenze dichiarate sono Scorn, Basinski e Autechre. Assortite e penetranti le collaborazioni presenti: Liam Noonan (violino), Luxul (viola e voci), Eden Grey (piano), Mar Del Corral (voce), Marco Donnarumma (Xth Sense), Death Qualia (remixer), Metalogue (remixer), Nonima (remixer), Errorbeauty (remixer). Infine, molto particolare la scelta del supporto: scheda USB in edizione super limitata 150 copie.
a_000 – Road to Nauta (Ekar Records)
Dopo una serie di ottime uscite su CD e in digitale, la Ekar Records nei suoi peregrinaggi veneto-berlinesi porta alle stampe il primo vinile. Alan Backdrop e Enrico rit uniscono le forze per dare vita agli a_000.
Road to Nauta è un EP potente e psichedelico che, dalle lezioni impartite da Donato Dozzy del periodo Aquaplano, segue un’evoluzione personale, volteggiando fluido nell’etere senza far capire dove potrebbe atterrare. Copertina disegnata a mano dall’illustratore Andrea Baiardo.
L’A side si apre con Samana, fuga estatica tra reminiscenze Plus8 e soundscape sconfinati, il ballo via per l’illuminazione. Decisamente più fisica la successiva Moray, un gioco di stratificazioni a diverso grado di densità spinto in avanti da un beat destinato a girare all’infinito. Dall’altra parte troviamo la croccantezza ipnotica di Maras, e quindi la bellissima Nauta, traccia crepuscolare sci-fi per tutti quei clubber che hanno visto cose che voi umani…
Penik Ettek/Datasmok & D. Carbone – Untitled EP (Repitch Recordings)
Ogni volta che si ha a che fare con una release della Repitch ricordate sempre di tenere sotto controllo la manopola del volume; viste le loro preferenze in fatto di frequenze, infatti, ci vuol poco a far scattare l’allarme anti-sismico!
A maggior ragione stavolta in cui Davide Carbone si lancia in una sfida a colpi di cassa distorta e bassline acide con veterani del genere quali Albert Van Abbe (già nel giro Panzerkreuz) e Paul Van Gent.
Sul lato A girano uno schiacciasassi inflessibile e un tifone in chiave 303 firmati dai due olandesi come Penik Ettek, il loro moniker più selvaggio. Dall’altra parte invece Van Abbe aka Datasmok accompagna il padrone di casa dapprima in un assalto all’arma acid, e poi in un viaggio interplanetario senza paura di niente e nessuno.
Acid Castello – Woman 5000 (51 Beats)
Andiamo a Milano per riscoprire il lato glam dell’immaginario fantascientifico degli anni ’70 e ’80. Marcio McFly, Bhonz ed Endo hanno radici ben piantate nella techno detroitiana (95 Destroy), dove trovano il carburante per la navicella spaziale. Generi di riferimento come l’acid house, l’electro (Trust no one) e la stessa techno incontrano il loro diretto passato italo (Coconut galaxy) e hi nrg (On destiny’s wings).
Nuove esplorazioni cosmiche si devono al funk che emerge sia quando meccanizzato (The land of the holy river, Landing on conga planet) che quando tritato in una Tb 303 (Her things), patinato vintage senza perdere di autenticità (Woman 5000). Un disco dalle influenze diverse ma coerente per mood e qualità, rispettoso delle origini ma ricco di quel coraggio capace di conquistare al primo ascolto.
Artisti Vari – Skank Bloc Bologna Vol. 1 (OTO Casa Discografica)
Ci volevano gli eroi originali per dare uno scossone alla techno bolognese. Angelo Sindaco non si accontenta dei Grandi Successi, e chiama a raccolta gli amici di sempre col suo tipico fare appassionato e beffardo.
Skank Bloc Bologna è una serie di tre uscite (vinile edizione limitata) dove in ognuna di esse troveranno spazio quattro artisti locali.
In questo primo volume abbiamo Sindaco assieme al sodale Carli Moretti a farsi mettere le mani addosso da Uovo from Pasta Boys. Ombra silenziosa redux fa gli onori di casa con uno stomp beat sporco, che si presenta in pista con camicia aperta e catenazza acidula. Come disse una volta Dj Ralf: “sul dancefloor ci devono essere solo sesso e sudore!”.
Mayo, qui come Abyssy, rende omaggio al legame della città con Detroit (il Link per Jeff Mills e Theo Parrish una seconda casa). My MPC solenne e spaziale. Snap, Polaroid! di Luca Ghini è un crescendo senza soluzione di continuità fluo-anfetaminica, mentre Paolo Iocca chiude la festa con la tormentata Food chain, lasciando che la notte finisca dritta in quel buco nero chiamato alba.
Federico Spadavecchia