Gli “Eventi” sono strumenti che Facebook mette a disposizione allo scopo di promuovere eventi ottenendo visibilità e “parteciperò”; la gratuità dello strumento e la sua facilità di utilizzo fanno di questo tool una delle soluzioni più utilizzate (se non addirittura la più utilizzata) per promuovere nel web party e festival.
Gli “Eventi” si possono creare sia da Profilo Personale, da Pagina o da Gruppo.
Nei primi due casi, gli inviti devono essere inviati uno ad uno (con relativo dispendio di tempo) selezionando gli invitati esclusivamente dalla propria lista di amici.
Se invece siete amministratori di un gruppo l’operazione diventa più semplice e veloce, visto che è possibile invitare tutti gli iscritti con un semplice click.
Oltre agli amministratori /organizzatori anche gli utenti (che precedentemente hanno confermato la propria partecipazione) possono invitare i propri amici e condividere l’evento.
Mantieni sempre il controllo dello strumento
Nel nostro settore la stragrande maggioranza degli “eventi” sono pubblicati da singoli profili o da pagine (locali, organizzazioni, staff di “PR” ecc ecc)
Credo sia quasi superfluo dirvi che, se utilizzate la pagina al posto del profilo per pubblicare un evento, agli occhi del pubblico sembrerete più professionali (e di conseguenza anche più credibili). E’ importante quindi che tra gli organizzatori compaia il nome del locale /organizzazione e non quella di un semplice componente dello staff.
E’ altrettanto importante che sia pubblicato un solo “evento” dove far convergere tutti gli inviti.
Mi rendo conto che per i vari gruppi di “pubbliche relazioni” la tentazione di creare il proprio “evento” personale dove pubblicare i propri riferimenti, sia sempre grande ma, la pubblicazione di più “eventi” riferiti allo stesso party, non solo crea confusione nel pubblico, che magari si ritrova invitato a 3-4 “eventi” contemporaneamente (con il relativo fastidio che ne deriva), ma non permette agli organizzatori un controllo totale sulla comunicazione.
Se ad esempio si deve avvertire il pubblico di un improvviso cambio di line up, si deve chiedere ad ogni singolo amministratore che ha creato gli “eventi” di pubblicare l’avviso, con il rischio che qualcuno di questi si dimentichi di farlo o lo faccia in modo errato.
È probabile inoltre che ogni “evento, “non ufficiale”, a parte la line up e la location, riporti testi diversi da quelli presenti in quello ufficiale, inutile sottolineare che, eventuali errori anche se scritti da soggetti diversi dagli organizzatori andranno ad intaccare direttamente l’immagine del locale/organizzazione e non quella del singolo gruppo di PR.
Per non parlare poi della moderazione dei commenti, siamo sicuri che i “PR” sappiano rispondere correttamente alle domande del pubblico o gestire eventuali crisi?
Segnatevelo ovunque, se vi può essere d’aiuto scolpitelo anche in un tavoletta di marmo: per chi organizza è fondamentale avere in ogni istante il controllo TOTALE sulla comunicazione.
Un’arma a doppio taglio
Gli “eventi” di Facebook sono un’arma a doppio taglio: possono essere utili, ma si corre il rischio concreto di trasformarli involontariamente in uno strumento di spam. Scegli bene il tuo target ed invita solo persone potenzialmente interessate che, hanno la possibilità di partecipare.
Inutile invitare ad un party Techno a Roma un amico di Sidney amante della musica Neomelodica.
Cura i contenuti
Non devi dimenticare di inserire tutte le informazioni utili ma nel contempo devi anche avere il dono della sintesi, chi arriva nella pagina del tuo “evento” deve trovare facilmente e in un solo colpo d’occhio tutto quello che gli serve. Il testo e le immagini inoltre, devono essere particolarmente persuasivi, non scordare mai che il fine di tutto è portare gente al tuo party!
Non cambiare di continuo i contenuti
Ogni volta che modifichi i dati del tuo evento si genera un flusso di notifiche. Per i partecipanti ricevere queste notifiche può diventare fastidioso. Cambia i dati solo necessario.
Utilizza la lingua del tuo target
Se la maggioranza dei potenziali partecipanti sono italiani scrivi i contenuti in italiano, se prevedi anche la partecipazione di qualche straniero al limite aggiungi anche delle informazioni in lingua inglese ma non fare lo sbaglio di creare direttamente contenuti in inglese per un pubblico a maggioranza italiano. Credimi non fa più “figo”, al contrario infastidisce chi legge ed è costretto a perdere tempo per la traduzione.
Non buttare via soldi in sponsorizzazioni
Generalmente, sconsiglio di spendere soldi per sponsorizzare gli “eventi”. Gli “eventi” sono uno strumento semplice ma purtroppo hanno dei grossi limiti.
Un “parteciperò” su un “Evento” FB non ha alcun valore reale e una volta terminato il party, all’organizzatore non rimane nulla di utilizzabile per il futuro.
Ricordatevi sempre che, chi conferma la propria partecipazione lo può fare per diversi motivi e non è assolutamente detto che poi si presenti sul serio.
Se dovete utilizzare lo strumento “Eventi” fate affidamento sul traffico organico. Consiglio di convogliare eventuali investimenti nella promozione di una landing page (sempre con FB, esistono ottime soluzioni di cui parleremo in futuro) dove non esiste nessun limite alla creatività e dove soprattutto, (magari in cambio di una “riduzione sul biglietto di ingresso”) avete la possibilità di raccogliere informazioni preziose (e-mail, numeri di telefono, anagrafica ecc ecc) dalle persone interessate a partecipare; dati, utilissimi che, potranno essere utilizzati per inviare promemoria e mantenere i contatti per i futuri eventi.
Samuele Dalle Ave
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