IN:
- Gli organizzatori della quarta edizione del festival hanno ben compreso di aver pienamente raggiunto la maturità e, nel contempo, hanno gestito con esperienza e perizia il crescente numero di location a loro disposizione, rendendo maggiormente fruibili performance e dj set. Infatti da un lato abbiamo assistito per la prima volta ad un vero e proprio arricchimento delle venues per l’opening del 4 Agosto, con un poker servito costituito da Muziekgebouw aan ‘t IJ, Eye, Tolhuistuin e Bimhuis come nel ricordo delle migliori edizioni dell’A.D.E. Dall’altro invece ritroviamo l’Amsterdamse Bos per il “by day” dove tuttavia sono state apportate migliorie anche in caso di pioggia; insomma rilassarsi in sicurezza. Per il programma notturno è stato confermato il Melkweg che per l’occasione ha aperto le sue quattro aree distinte, tra cui la maestosa Rabozaal. Tutto questo sommato all’alto standard organizzativo olandese (shuttlebus, food points, rispetto della time schedule,etc…) è risultato essere il vero e proprio punto di forza del Dekmanel. E’ bene ribadirlo anche in questo contesto, visto che in altri lidi strutture apparentemente inataccabili si sono accartocciate con l’andar del tempo.
- Sabato 6 e Domenica 7 agosto, si riscontra un discreto livello medio delle esibizioni dei vari artisti.
- Sabato: Dj Nobu per la piacevole sorpresa, Lena Willikens per l’ottima selezione, AUX 88 per essersi confermati alfieri dell’elettrofunk made in Detroit, Egyptian Lover per tecnica djistica e qualità della proposta musicale. TR 101 LIVE palma d’oro del festival, Regis e Morelli con rispettivi/e compagni/e per essersi distinti con una techno grezza e industriale suonata nei modi e nei tempi appropriati.
- Domenica: Mike Parker live, cioè quando l’old school mostra le proprie reali capacità rendendo i suoni delle Dasha Rush e dei Peter Van Hoesen semplici imitazioni. Vakula per essere uno dei pochi che attualmente manipola con profondo senso estetico la materia house. Pev & Kowton live, vedi alla voce tracciare nuovi sentieri tra il breakkato e i 4/4. Tony Humphries (a tribute to Zanzibar) e Sadar Bahar laddove il tempo non ha minimamente intaccato il modus di suonare splendidamente varie forme di black music e non solo.
OUT:
- Sabato: DBX live: propone uno show brutto con l’ausilio di un percussionista/batterista, cercando goffamente di riparare alla ormai più totale carenza di prospettiva nei confronti di un sound che, assieme a John Acquaviva, rese celebre oltre vent’anni fa. The Orb live: patetici nel reiterare ancora una volta, il vecchio Orb sound con lo shuffle beat aus Colonia ottenendo un minestrone mal riscaldato, svuotato completamente di significato.
- Domenica: Africaine 808: dov’è l’Africa ? Dov’è realmente la 808 ? Banalità.
Simone KK Deambrogi