Seven Trax One Week: Cose che germogliano in Primavera

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Andrea Cazzani: L’avvento dei social network e di portali quali Youtube, Soundcloud e Bandcamp ha cambiato radicalmente il modo in cui si fruisce la musica oggi. Bella forza, direte voi, qui si scopre l’acqua calda. Ma parlo soprattutto dell’appassionato che fa “ricerca“, che se prima si rivolgeva a giornalisti fidati, fanzine oscure o acquistava dischi alla cieca incuriosito da copertina, etichetta o  produttore, oggi si immerge nel mare magnum dei suggerimenti automatici di Youtube. Ecco sette progetti musicali di sicuro interesse che ho scoperto proprio in questi giorni, vecchi e nuovi, un po’ dietro suggerimenti di amici e un po’ per puro caso.

Aine O’Dwyer – Pedal Danse

Un’arpista irlandese che ha avuto la possibilità di accedere all’organo della chiesa di St. Mark a Islington (Londra) e di registrare, con il corollario di rumori ambientali non eliminabili. Ne ha estratto un album, uscito nel 2012 in cassetta e ristampato nel 2015 in versione espansa da MIE Music.

Voice of Eye – Effigy for the Shelter Deficient

Oscuro duo texano dedito ad un minimalismo ambient-tribale realizzato prevalentemente con strumenti autocostruiti. Esistono dal 1989 e vantano (?) un cd split con Robert Rich.

Stasya Poškute & Sasha Serechenko (SSSP) — Tellurium

Pochissime informazioni su questi. Stasya Poškute è una fotomodella lituana che canta e usa varia strumentazione elettronica, Sasha Serechenko è uno sperimentatore al sax e loop station, il risultato è la cosa più lontana da ciò che immaginereste in quanto a musica con una modella coinvolta.

Silk Saw – Same Area

Scavando scavando si scopre questo straniante e indefinibile duo di Bruxelles: esistono dal 1995, l’ultimo loro album, Imaginary Landscapes, è uscito nel settembre 2015 per l’etichetta russa Kotä.

Salah Ben Al Badiya – Sala Min Shaaaraha A-Thahab (Gold Streamed Down From Her Hair)

Ovunque si guardi in Africa c’è musica eccezionale. Dal misterioso Sudan arriva una collezione di 45 giri del tempo che fu, compilata dal benemerito blog di ricerca musicale ShellacHead (purtroppo inattivo negli ultimi tempi), comincià così.

Limpe Fuchs – The Chase

Definita come “percussionista sperimentale leggendaria,  attiva dagli anni Sessanta”, della tedesca Limpe Fuchs è stato ristampato lo scorso anno l’album Muusiccia (Metal/Stones), uscito in origine nel 1993. Peccato scoprirla solo adesso.

Baris Manco – Hadi Gulum Yandan (FOC Edits Dub Mix)

Di FOC Edits si sa solamente che è un producer e abita a Istanbul. Si dedica a versioni funk-psych-house di misteriosi “classici” della musica popolare turca, come questo.

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