Surgeon – Search Deep Inside Yourself (Blueprint)
Benedetto il cielo per le rare certezze che ci sono rimaste al mondo! Surgeon debutta con un nuovo EP su Blueprint, la label di James Ruskin, già socio del vecchio compare Regis.
Search Deep Inside Yourself non è un disco di rivoluzioni, piuttosto, lasciandosi prendere dalla suggestione del titolo, un invito a riflettere bene su ciò che siamo e far uscire la parte più genuina di se stessi. Per Anthony Child questo si traduce in squadrati battiti metallici intrisi di sanguinarie allucinazioni post industriali. Basta quindi meditazioni ambient come quelle del periodo hawaiano o escursioni (col mitra modulare in mano) nel mondo delle popstar, ma un sano ritorno alle radici. Ricerca, alienazione e chirurgica violenza urbana.
Morkebla – Ono-Sendai Cyberspace (Baroc)
Alberto Rosso è un esempio di come l’elettronica anche nel nostro Paese abbia ripreso con convinzione a muoversi fuori dal dancefloor.
Con il nome di Morkebla, “blu scuro” in Norvegese, insegue suggestioni ambient drones kosmische cercando alternative alle strade già percorse in questa direzione.
Ono-Sendai Cyberspace è il suo secondo album, il primo su vinile, e viene pubblicato dalla tedesca Baroc.
Il disco si apre con la malinconia spaziale di RE-2001 che gira su un’orbita da cui ogni tanto pare vorrebbe fuggire come un disco che slitta sotto la puntina. In Derm il beat sostiente un’architettura di atmosfere liquide e sentimenti contrastanti tra desiderio introspettivo e voglia di agire. De-Ghost Metalink viaggia su autobahn cyber, mentre Hypnovel narra epica galattica. Floor-melting Smileys imprime fisicità e senso di oppressione. ASFR Lover parte da citazioni trancey rave per arrivare ad acrobatiche forme di musica da club psichedelica. Chiude The Third Place, romanticheria post techno. Un disco denso, dall’armonia brillante, per chi ha ancora voglia di emozionarsi davanti all’ignoto.
Honzo – Melancholia EP (Arboretum)
Arboretum è un progetto discografico italiano di stanza a Berlino che cresce senza fretta, facendo sì che ogni release sia un lavoro completo per suoni e immaginario a prescindere da generi e mode. A firmare il numero tre del catalogo è un’altra promessa della scena nostrana: Davide Carbone, anche detto Honzo.
Melancholia EP raccoglie quattro tracce (più un remix) di devastazione emotiva: la base industrial è attraversata da textures ambient esotico-spirituali; un equilibrio corpo mente da manuale che sviscera aspetti diversi di trance. Ascoltandolo è facile perdersi in fantasie apocalittiche così come ripensare agli anni ’90, quando il futuro sembrava più vicino.
Violet Poison – All Are Welcome In The House Of Lust (Candela Rising)
Violet Poison incarna lo spirito inquieto di chi cresciuto negli ’80 non ha più trovato un immaginario di riferimento di pari forza. All Are Welcome In The House Of Lust potrebbe essere un film dimenticato di Fulci, horror erotismo sotto al neon.
L’EBM si occupa poi di fruste, corpetti in pelle e lycra macchiata di sangue. Quattro tracce ricche di trasporto che danno l’impressione di essere state registrate in presa diretta in qualche scantinato molti anni prima dell’era digitale; la verità è che Francesco Baudazzi porta in studio direttamente i propri ricordi di un periodo storico vissuto da bambino, di cui ha assimilato quindi gli impulsi ma senza razionalizzarli, e perciò traslati dalla fantasia adulta. Successivamente asservendo la sua competenza tecnica all’istinto del momento riesce a far suonare quei pezzi senza manierismo fine a se stesso, ricreando una realtà parallela retrofuturista. Consigliato!
Federico Spadavecchia