Nuovo album per Venetian Snares, nome d’arte dell’agitatore sonico Aaron Funk.
Uscito da pochissimo su Planet Mu/Timesig, si tratta di un lavoro costruito solamente con l’utilizzo di una nutrita serie di macchine e cablaggi come si usava una volta.
Il produttore canadese ha sempre attinto a ispirazioni diverse e intrapreso percorsi musicalmente contorti. Il suo sound è classificato hardcore, jungle o drill and bass; grazie alla passione per queste strutture ritmiche non ortodosse Aaron si è guadagnato un posto nell’Olimpo della breakcore.
La novità di Traditional Synthesizer Music è lo spostamento dell’enfasi dal pentagramma agli strumenti: l’attenzione si focalizza sul suono ottenuto da sintetizzatori modulari senza overdubbing o editing. I beats vengono scolpiti dalla schizoide creatività di Funk declinata senza complimenti in sapori analogici e retrò; una collisione evidente che porta a un risultato suggestivo dove la tradizione è trasfigurata in una serie di stimoli e soluzioni (ultra) contemporanee e anarchiche.
Le tredici tracce disegnano il ritratto di un compositore futurista di caos organizzato, mettendo in luce una vitale applicazione del suo modus operandi ai modulari, che sembrano offrire al Canadese una modalità in cui è piu facile (rispetto ad altri suoi dischi) rallentare e dare una forma leggermente più definita ai suoi guizzi. Degne di particolare nota citiamo: Can’t Vote for Yourself, Everything About You is Special, She Married A Chess Computer In The End.
Sembra trascorsa una vita da quando lo scorso anno Venetian Snares sull’orlo del baratro economico, dovette chiamare a raccolta i fan sui social network per supportarlo comprando i suoi dischi. In estate era in testa alla chart di Bandcamp. L’artista ha quindi ricompensato il pubblico con un album dedicato, Thanks for your consideration, disponibile in download in formula “name your price” (anche free volendo). Un bel ritorno quindi dopo questa fase burrascosa, rinvigorito, ci fa piacere!
Cannibal Se-lecter