Riverside Studios Berlin: una startup di investitori del settore musicale, ha ristrutturato una struttura posizionata sulle rive dello Sprea, fiume che praticamente divide a metà Berlino in una delle zone artisticamente e musicalmente più vive della città, a pochi passi dalle sedi di Native Instruments, Watergate, Club Der Visionarie, Berghain, Suicide Circus, KaterHolzig.
Riverside Studios è un vero e proprio coworking dedicato alla musica e tanto altro.
Gli studi e le sale affittate dai professionisti (tra cui Tobi Neumann, Pan Pot, Booka Shade, Florian Meindl, Martin Eyerer e molti altri ancora) non hanno nessuna distinzione di genere, una vera e propria community di artisti di musica elettronica e non, che si “contaminano” a vicenda in uno spazio comune.
Guardando a Berlino, la domanda sorge spontanea: quante location simili inutilizzate ci sarebbero in Italia da poter utilizzare? Quante risorse umane ed artistiche si potrebbero valorizzare in una struttura simile?
Paolo Tamoni
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