Seven Trax One Week: We don’t need your love (Musica per traslochi)

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Niet Signala: Quel signore che si può dire Italiano in quanto proveniente da un pezzetto di Italia strappato all’Austria non ha bisogno di presentazioni, quanto il genere stesso che a livello internazionale si è guadagnato l’appellativo di “Italo”, rendendo onore allo spirito godereccio del Paese.
Bene, visto che questa storia la conosciamo tutti, se avete ancora il panettone di traverso e siete sopravvissuti alle angherie di parenti e amici e vi state preparando al solito capodanno di cui non ricorderete nulla, potreste tuttavia trovare il colpo di grazia nell’ascolto di una selezione tutta italiana di un genere a dir poco sperimentale, a volte volutamente inospitale, delirante, insopportabile, che ha mescolato all’eredità del pioniere della power electronics, l’italianissimo Maurizio Bianchi, le provocazioni dell’industrial, l’energia del punk e le vibrazioni dell’electro.
Stiamo parlando di un’altra “Italo”, non melodica e ammiccante, nata per non essere mainstream tanto da non avere neppure un nome ben definito, ma avente in comune un certo atteggiamento, ispirato da quel nervo scoperto del XX secolo che partendo da Russolo e passando dal concretismo francese ha portato il fastidio sulle vostre tavole, tanto da mettere in discussione la concezione popolare di musica.
Non si tratta infatti di una selezione di power electronics, power noise, industrial, electro punk, industrial electro o come volete chiamarla, ma di qualcosa che viaggia lì nel mezzo e non ha nessuna intenzione di essere etichettata come un tutt’uno, qualcosa che storicamente nasce dalle ceneri del punk, già dal 1979 in poi, e sviluppa fino a prendere le forme più solide dell’EBM.
Questo, come qualcuno potrà pensare, si discosta dalle reminiscenze rock della comunemente nota new wave, dalla cold wave, dalle cose melodiche e malinconiche, oppure ancora dalle varie imitazioni dei Joy Division, ed è qualcosa che è stato concepito in modo corrosivo e qui compilato con il preciso intento di non compiacere, arrivando persino a tradire le vostre aspettative.
In guardia dunque nell’utilizzo improprio della parola “sperimentale”, soprattutto quando si parla della solita dance in quarti coi tamburelli: invito questo a battere strade oscurate, e a trascorrere le feste all’insegna della molestia ascoltando “musica italiana” a tutto volume. Buon trasloco.

Maurizio Bianchi – I.B.M. Noise IT 1980

Eccitazione Cadaverica – Incubo 1977 primi anni 80, non c’è neppure su Discogs

Plath – I am strange now IT 1982

Pankow – Das vodkalied IT 1983

Daniele Ciullini – Lipstick on the glasses IT 1983

Doxa Sinistra  (tributo olandese)Puttana Irriconoscibile IT 1985

Nightmare Lodge – Mr Iceberg’s Orgasm IT 1987

Templebeat – Extreme Exciting IT 1991

Andromeda Complex – La Filosofia Del Budoir Elettrico IT 1994

Teatro satanico – Antisociale IT (pressed in Austria) 2000

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