E’ uscito da pochi giorni Kila, nuovo lavoro su lunga distanza del producer toscano Herva.
Il disco è pubblicato da Planet Mu, label che ha scritto pagine fondamentali della musica elettronica moderna.
Herve Atse Corti è un produttore davvero interessante che, seppure ancora molto giovane anagraficamente vanta già una carriera discografica di tutto rispetto; ha pubblicato su Bosconi (Extra Virgin), Delsin, Kontramusik, All City Records e Dont’ Be Afraid.
Il suo nuovo album Kila contiene dieci tracce e esce in formato fisico in versione CD e doppio vinile.
Nel fluire dei pezzi emergono influenze e intuizioni diverse ma ben sviluppate. Il lavoro nell’insieme è certosino, ed è azzeccata la combinazione di ricercati samples nella struttura delle tracce.
In particolare risaltano la cadenza dinamica di Trying to Fix Invisible Textures (che pare una descrizione del processo creativo che Herva ha compiuto sulle trame dei brani), l’incalzante Seat Behind Mirror, il mid tempo schizoide di Mistakes Dealer (Solid State) e il mood da jazz post moderno di Dust Cover.
Un approdo riuscito quello sul pianeta Mu dunque, per un artista che conferma le sue doti e promette una lunga e continua evoluzione.
Abbiamo raggiunto Herva per fargli qualche domanda flash.
Planet Mu e’ un etichetta fondamentale per chi segue la musica elettronica. Come è arrivato un giovane produttore dall’Italia a stampare un album su un simile monumento?
Da sempre sono fan della label. Ho provato più di una volta a mandare materiale (demo via mail), probabilmente questa volta c’è stata la combinazione giusta di musica, tempi ed idee.
Come porti le tue tracce dal vivo? Djset, live, ibrido, che forma hanno i tuoi show?
Come Herva porto in giro il dj-set ed a volte inserisco le mie tracce in scaletta. Insieme a Dukwa, con cui condivido il progetto Life’s Track, abbiamo suonato le nostre tracce sia come live puro, sia come ibrido live/djset. Tuttavia non prenderle come certezze sono sicuro che le cose cambieranno ancora, questo è poco ma sicuro.
Tre artisti stranieri e tre italiani che oggi, fine novembre 2015, hai piacere di segnalare a chi ci legge?
Italiani: Modus, Nas1 e Panoram.
Internazionali: Morgan Buckley, Russel Haswell e Mr.Raoul K.
Infine una segnalazione per µ20, bel documentario che in dieci minuti celebra il ventennale della Planet Mu. Auguri!
Sandrica Se-lecter