Sabato 5 dicembre 2015 va in scena il secondo appuntamento milanese firmato Plunge. Luca Sigurtà e H!U terranno a battesimo la prima serata del progetto tutta dedicata al sottobosco elettronico made in Italy, regalando un assortimento di bagliori (glow) sonori ad un fondale oscuro e inquieto. Squarci ritmici e costruzioni deformate da un lato, improvvisi passaggi di consegna fra momenti di ipnosi, immersioni atmosferiche e abrasioni rumorose dall’altro. Ad ospitare l’evento sarà la sala seminterrata dello Spazio Ligera, un luogo attraverso il quale sono passate una grandissima varietà di forme sonore e che coltiva da anni una relazione stretta e reciproca con l’estetica dark.
Sigurtà presenterà “Warm Glow”, suo ultimo disco uscito per Monotype Records. Un contenitore in cui convivono, alternandosi per contrasto, una gran varietà di mondi: drone, noise, dub, una forma sghemba e decostruita di trip-hop, in un mix in grado di rielaborare e risemantizzare l’idea di psichedelia in una maniera fortemente problematica. L’apertura di serata affidata ad H!U solca invece una varietà di terreni, dall’ebm all’hip hop, a completarsi a vicenda e ad abbandonare la dimensione dell’intrattenimento per divenire sostanza occulta ed impenetrabile, esplorabile nella sua oscurità attraverso il bagliore.
Gli artisti:
LUCA SIGURTÀ (I) // psych-ambient, drone, noise, dark-dub
Luca Sigurtà compone musica elettronica dai primi anni duemila. Passato attraverso una gran varietà di esperiente improntate principalmente all’harsh-noise e a differenti prospettive di approccio estremo al rumore, negli ultimi anni ha impostato il suo percorso in varie direzioni. Tre anni fa, per Fratto9UnderTheSky ha pubblicato “Bliss”, votato ad un inedito isolazionismo ambientale. Nel suo ultimo disco, “Warm Glow”, uscito per la celebre Monotype Records, il noise è diventato parte di una miscela in cui esso si alterna e confonde con ritmiche lente, delicati sintetizzatori analogici, melodie atipicamente malinconiche e suoni analogici/digitali , in una sorta di trip-hop deformato.
H!U (I) // abstract/instrumental hip-hop, post-dubstep, post-ebm
H!U è una ruvida risonanza che affiora dalla selva urbana, dai suoi linguaggi e dalle sue trame invisibili. Beat sintetici, voci sinistre e disumanizzate, scenari sbiaditi e percorsi da luci saettanti senza espressione.
Il suo Ep d’esordio, pubblicato da Esercizi di Assenza in collaborazione con Corpoc, è un breve ma densissimo coacervo di sound metropolitani, dall’hip-hop strumentale al dubstep, essenza di un nuovo lessico che non necessita di parole intelligibili, ma soltanto di rimandi sinestetici in grado di spalancare scenari dalla potenza cinematica.
Lo location:
Ligera è un locale più unico che raro. Bar, enoteca, birreria, luogo di ritrovo informale al piano superiore, “nasconde” nelle profondità del suo seminterrato una delle sale più trafficate di Milano, al cui interno trovano spazio e modalità di realizzazione le esperienze culturali e musicali più diverse. Non a caso è nato in Via Padova, una delle vie meno milanesi e più mondiali di Milano. Che sia musica dal vivo o che si visiti la sala riservata alle esposizioni di artisti emergenti, che si incappi in una serata di rassegna letteraria o si voglia gustare una succulenta performance teatrale, vedrete sempre e comunque qualche cosa di nuovo, di originale, di sperimentale.
Il progetto
Plunge è un progetto nato a settembre 2015 e frutto della voglia di portare in città e nel paese alcune fra le più interessanti proposte artistiche legate alla ricerca sonora e all’arte contemporanea. Il progetto ha lo scopo di costruire e promuovere eventi culturali (concerti, performance, lecture, workshop) attraverso i quali intende risalire all’origine del suono, per poi effettuarvi un’immersione profonda, ridando la centralità assoluta all’esperienza dell’ascolto. Plunge si dedicherà alla realizzazione di eventi costruiti attorno ad un concept particolare, relativo ad un’indagine su sonorità specifiche, delle quali l’evento stesso rappresenta una possibile interpretazione. Partendo dal presupposto di procedere in una ricerca autentica sul suono e sulle sue dimensioni applicative e ricettive, la performance, l’installazione, il concerto, il luogo in cui essi avvengono, divengono modalità di fruizione, diverse e/o complementari, di un determinato ambito sonoro, prospettive differenti da cui esplorarlo, attraverso le quali farne esperienza, immergervisi.
Comunicato stampa
.