Beats Tips Boutique Vol. 34

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Light Spheres – BB EP (Space Echo Recordings)

La Space Echo Recordings è una nuova label romana. Fondata da Francesco Cianella, l’etichetta è il ponte di lancio delle produzioni create all’interno del suo Space Echo Studio, un originale studio di registrazione dotato oltre che di sofisticate attrezzature, di una logistica particolare: posizionato a piano strada offre una vista aperta sulla consolle favorendo l’interazione tra artista e pubblico.
Per quanto alla parte discografica, il primo passo lo muove il padrone di casa in persona accompagnato da Gianluca Meloni. L’EP conta quattro tracce dall’ambientazione acquatica, sviluppate con la cura di chi ci tiene a usare le note per raccontare qualcosa di sè. Divisi salomonicamente tra 4/4 pensati per la pista e atmosfere intimiste per rilassare le sinapsi, i brani affrontano il tema del viaggio con quel piglio proggy che rapisce gambe e cervello.

Diana Berti – Tragedy Of The Uncommons (Cuss Fetish)

Nuovo moniker per Francesco Baudazzi che, dopo Obtane e Violet Poison, assume le sembianze di Diana Berti per rilasciare su Cuss Fetish un album su cassetta.
Messa per un attimo da parte l’EBM sadomaso di Veleno Viola, Francesco si confronta con l’ambient, ricavando da rumori elettronici e scampoli di quell’immaginario anni ’80 a cui è sempre molto legato, una colonna sonora malata per film dalla facile presa ossessiva, di quelli che si riguardano mille volte di fila per capire il messaggio finale.
L’industrial viene scavata fino a lasciarne lisce pareti metalliche su cui rimbombano graffi sintetici. Un noir raw & rough da non lasciarsi scappare.

Lakker – Tundra Remixed (R&S)

Dopo averci consegnato un ottimo album, il loro live è stato una delle più belle sorprese del 2015, potente, ricercato e alienante. Ora ecco di nuovo i Lakker ma con le vesti fornitegli da nuovi sarti sonori.
Otto remixer (tra cui gli stessi Lakker in solitaria) chiamati a illuminare aspetti rimasti nell’ombra degli originali, andando a esaltarne dettagli inediti. Eomac mette l’accento sulle voci da seduta spiritica di Halite,  Acid Mondays possiede Milch con un duro 4/4, mentre Lahun la seduce con il romanticismo dell’Uk Rave.
Rumorismi e fat beats per lo Spaces remix di Mountain Divide, a Mark Fell invece il compito di far saltare il dancefloor con una versione clicks pong di Oktavist. Intensa progressione techno per Pylon portata avanti da Primitive World, quindi distruzione granulare di Kyoka (Three songs), e la chiosa final’hardcore dell’altro Lakker, Arad su Ton’neru.

Paula Temple – The Prodigy Remixes (R&S)

Paula la guerrigliera alle prese con i Prodigy. Come prendere una band un tempo gloriosa e oggi bollita e dargli un senso, contestualizzandola nel sound techno di oggi. Due versioni di Roadblox semplicemente micidiali.

Locked Groove – End/Scherzo (Locke Groove Records)

Groove circolari, arpeggi e tensione a salire senza soluzione di continuità. Tim Van de Meutter al terzo numero della sua label non si risparmia e confeziona un singolo solido di sicura presa.

Drax – The 3rd Decade (Perc Trax)

Drax è un progetto del veterano Thoms P. Heckmann, un punto di riferimento della scena techno tedesca degli anni ’90.  Dopo un periodo in naftalina Thomas ha deciso di rimettere mano a questo vecchio moniker portando alla Perc Trax tre esempi di killer instinct vecchia scuola. Acid techno tagliata con beats electro per la gioia di un nichilismo retrofuturista.

Federico Spadavecchia 

 

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