Si può essere più o meno d’accordo con il suo grande impegno per la diffusione dell’alimentazione vegana, per l’amicizia che lo legava ad un personaggio discusso come Vincenzo Muccioli, per le sue battaglie di “principio” come quella dell’ “affaire” Scanu-Feltrinelli ma, quando parla di musica l’inventore del Roxy Bar va sempre ascoltato con molta attenzione.
Va ascoltato perchè prima di tutto è uno storyteller formidabile come pochissimi altri in Italia, va ascoltato per la sua cultura musicale e per il rapporto speciale che lo lega a tanti artisti anche di primissima grandezza, dai quali riesce spesso a fare emergere il lato più “umano”.
Da Fidel Castro a Letizia Moratti passando per Vasco Rossi e Muccioli, Red Ronnie è imprevedibile, anarchico e difficilmente collocabile.
Lo puoi amare, odiare, criticare, volendo anche ignorare, ma in campo musicale gli va riconosciuta quell’autorevolezza che, purtroppo manca nella maggior parte del giornalismo musicale mainstream nostrano. Proprio in questo appello alle radio locali, (n.d.r. che potete vedere qui sotto) fatto durante la trasmissione “Premiato circo volante del Barone Rosso“, (in onda nella web tv Roxy Bar) l’autorevolezza di Red Ronnie diventa di fondamentale importanza, perchè quello che fa, è sì un discorso che, da anni facciamo già in tanti, ma che in questo caso, grazie al “Red-megafono“, riesce ad avere una forza completamente diversa.
Da vedere, rivedere e tenere bene stampato in mente.
Samuele Dalle Ave
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