Dagli esordi nel 2007 ne ha fatta di strada PlattenBank, la label di Guy Mantzur, nel tempo si è ritagliata una posizione importante nel panorama elettronico/progressive e finalmente ci regala il suo primo album unmixed dal titolo Secrets #1.
La compilation comprende 13 tracce disponibili solo in formato digitale firmate da giovani producer provenienti da tutto il globo. Stili differenti ma che hanno in comune una linea cupa e talvolta una vena di malinconia, senza trascurare l’impatto emotivo e l’energia da dancefloor.
L’album si apre con Sofia, l’unico remix dell’album curato dallo stesso Mantzur, pezzo dal valore simbolico per gli appassionati del genere perchè dedicata da Mike Griego alla figlia di un amico scomparsa.
Valore affettivo a parte, John Digweed l’ha inserita nel suo set al Melkweg durante l’ADE, fra i clubbers in delirio, segno che questo remix è un’ottima miscela fra melodia ed emozione.
Sempre da Israele arrivano i suoni del secondo brano, Falling Down di Chicola in equilibrio fra una bassline molto profonda e giochi di percussioni , identificabile nel suo classico stile tech-house.
Rimanendo sempre sul genere, è di sicuro interesse Afreak di Pablo Cetrini, caratterizzata da clap distorti, scie acide e un mood dark che abbiamo potuto vivere live durante il recente dj set di Hernan Cattaneo allo Studio Martin di Bucharest.
Se cercate ritmi più sostenuti, la spinta di Sothpaw del nostro connazionale Graziano Raffa, vi darà la giusta carica, cosi come The Change di Eric Cht, dal suono più progressivo.
Da segnalare anche la marcetta melodica di Paul Hazendonk in collaborazione col misterioso socio Hank Achi (di cui ancora non si conosce l’identità) e del belga BP che già si è fatto conoscere su PlattenBank con la recente uscita del suo primo album mixato.
Nel corso degli anni la qualità offerta da questa etichetta è aumentata molto, e Secrets #1 va sicuramente al vertice della sua parabola, mantenendosi stabilmente fra i numeri 1 della scena prog mondiale.
Omar Abdel Karim