Il Tar dell’Emilia Romagna, ha bocciato il ricorso dei legali del Cocoricò in merito alla chiusura di quattro mesi imposta dalla Questura di Rimini in seguito alla morte del 16enne Lamberto Lucaccioni, ucciso lo scorso luglio da una dose letale di sostanze stupefacenti.
Il noto locale di Riccione resterà quindi chiuso fino al termine naturale del provvedimento.
Queste le motivazioni ufficiali comunicate dal Tar: “ai sensi dell’articolo 41 della Costituzione l’iniziativa economica privata è libera ma non può svolgersi in contrasto con l’utilità sociale, e quindi non deve provocare danni sproporzionati all’ambiente e alla salute e alla sicurezza pubblica; nella fattispecie il provvedimento è esercitato per un fine di ‘precauzione’, cioè allo scopo di provocare disaggregazione di criminalità gravitante nel luogo considerato (e non certo di sanzionare responsabilità, coinvolgimenti o inerzie del gestore); che la durata della sospensione è stata parametrata a tale esigenza, e che quindi non appaiono violati i principi di proporzionalità e adeguatezza al fine“.
Soddisfatto dalla decisione del Tribunale il padre della vittima che: “apprezza la sentenza e sente forte la presenza dello Stato.”
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