(A)ntiMuzak (Pablito’s Way)

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In questo inizio di giugno a tratti afoso, a tratti piovoso, vi propongo tre dischi di elettronica glaciale, in grado di soddisfare anche i neuroni più esigenti.

Cubedivision – Isee (Cubedivision)

Isee” è il terzo capitolo del progetto in continua evoluzione di Massimo Araldi, questa volta affiancato dal batterista elettronico Federico Rivoli. I nove brani toccano diversi generi dell’elettronica: se l’incipit è downtempo, le altre tracce ci portano in territori technoidi/braindance caratterizzati da suoni dilatati e atmosfere spaziali da gravità zero. Una psichedelia da viaggio introspettivo, ben valorizzata dal mastering di Sigmatibet, che già curò i suoni del precedente “Terra”. Naufragare nei suoni di Cubedivision è un piacere, soprattutto in tracce come la quarta e la quinta. Il cd, in edizione rigorosamente limitata, viene spedito corredato di due stampe numerate.

Wanda & Nova Deviator – Arp 339 (Kamizdat)

Atrmosfere dark e sensuali, proclami cyberpunk, ritmiche spezzate che si inseguono in geometrie che sembrano uscire da un quadro di Escher, tutto questo in salsa elettronica. Wanda & Nova Deviator, dopo un felicissimo esordio un paio d’anni fa con “Pacification”, in “Arp 339” alzano il tiro e mettono insieme nove tracce che mescolano suggestioni idm, bass music, dance, post wave.
Con questo secondo lavoro il duo di Lubiana conferma la propria originalità e capacità di innovare, combinando ascoltabilità e ricerca con un’altissima capacità di manipolazione del suono, senza mai cadere nella banalità o nello sperimentalismo fin a se stesso. La gibsoniana “Arcologies” (traccia 4) è uno dei migliori brani di elettronica che abbia mai recensito. Non vedo l’ora di poteri vedere a Milano!

Lifecutter – Siclar (Kamizdat)

Se il punk è il rock ridotto all’osso, inserendo il cd di Lifecutter si ha l’impressioni di mordere il nocciolo dell’elettronica più radicale. Traccia dopo traccia sperimentiamo la collisione tra vari mondi musicali, rumorosi e spigolosi: industrial, noise, ambient, rumorismo, post-tekno. Musica pesantemente distorta, essenziale, rabbiosa, pessimista, cupa, senza compromessi.
Roba per palati fini, non per tutti. Mi piace molto “Axon Memory Cycle”, ultimo pezzo del cd.

Pablito El Drito

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Pablito c/o agenzia X
Via Ripamonti 13
20136 Milano

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