Gocce di veleno #9

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Se la classifica mondiale sulla libertà di stampa realizzata ogni anno da Reporter senza frontiere, dovesse tenere conto dell’informazione del settore della musica elettronica e del clubbing, probabilmente la posizione dell’Italia crollerebbe a livelli ancora più bassi.

Nessuna inchiesta, interviste sdraiate, recensioni entusiaste, report autoreferenziali.
Qualcuno potrebbe dire che in realtà ogni tanto qualche timida provocazione  spunta fuori ma, non facciamoci illusioni si tratta solo di mezzucci per tentare di salvare l’apparenza.

Visto dalla parte di chi legge, quello del clubbing sembra un mondo (quasi) perfetto: bella musica, djs superstar, raduni oceanici e tanti soldi.
Purtroppo l’apparenza inganna; dietro a tutto questo c’è un lato oscuro che nessuno ha voglia di raccontare.

Il nostro, è l’ambiente dove tutti sanno tutto, ma dove nessuno ha il coraggio di scrivere.
Il massimo che si riesce a fare, è qualche insinuazione che detto tra noi, è il peggior sgarbo che si possa fare a chi legge.
Il lettore capisce benissimo che tu sai qualcosa ma non vuoi dirglielo.

E’ inutile che continuiamo a fare finta di nulla, a raccontarci bugie a farci “pompini” a vicenda.
Tra dilettantismo allo sbaraglio, interessi personali, paura, abbiamo perso completamente la bussola e non siamo più in grado (se mai ne siamo stati capaci in passato) di perseguire la nostra vera mission: informare.

Samuele Dalle Ave

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