Quando parliamo di IDM Brescia non è esattamente la prima città che ci viene in mente.
Eppure Pierpaolo Sala e Marco Pizzamiglio con la loro passione rilasciano un disco che è una piccola perla del genere.
Il progetto si chiama Cravagoide, dalla fusione dei singoli acts Arthur Cravan e Dragoide, e debutta nel 2012 con l’album Arborea.
Tre anni più tardi rieccoli in pista con Empty Frame, sempre autoprodotti e disponibili in digitale su Bandcamp.
Dieci tracce che ruotano intorno alla malinconia di un ricordo non del tutto messo a fuoco, un’emozione intima da trattenere per un sospiro e poi soffiarla via libera nello scorrere del tempo.
Melodie eteree e struggenti scivolano agili, come l’acqua di fiume si increspano tra rapide insenature ritmiche, breaks classici che rimandano alla tradizione inglese, per tornare placide in romantici laghetti ambient.
Tra i diversi riferimenti quello per noi più vicino è senza dubbio Wisp della Rephlex, definito da alcuni critici il Walt Disney della braindance.
Il suono vibra come cristallo, i ragazzi in studio ci sanno fare davvero. Ogni brano sviluppa una dinamica propria, disegna un percorso mnemonico/onirico alternativo che conduce l’ascoltatore in un universo parallelo, in bilico tra differenti percezioni della realtà.
Empty Frame è un lavoro onesto e maturo, con cui gli autori si cimentano in un campo difficile, dove i modelli sono quasi irraggiungibili, e ne escono a testa alta. Speriamo che qualche label ne stampi una versione fisica al più presto.
Federico Spadavecchia
