Beats Tips Boutique Vol. 29

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Shapednoise – CCCP11 (Russian Torrent Versions)
Dopo l’ottima performance all’Atonal Festival di Berlino, Nino Pedone aka Shapednoise torna in studio per rilasciare sull’etichetta della falce e martello un EP per gli amanti dell’hard sound.
The existence of a vital reality mette subito in chiaro che a dominare da queste parti è l’intransigenza: il suono, aggressivo e granuloso, si spinge al di là del confine tra techno e industrialcore stritolando l’ascoltatore in una morsa.
Phase è l’unica concessione alla cassa in quattro da club, e se la va a giocare direttamente con pesi massimi del genere come Adam X e Ancient Methods.
Illumination scartavetra stati di coscienza alterata, mentre Distorted version è un incendio in slow motion, pericoloso e affascinante.
Musica oscura per tempi bui, dove forse l’unica arma di ribellione che ci è rimasta è non accettare mai più nessun compromesso.

D. Carbone – Anomalies EP (Mord)
Davide Carbone è l’ennesimo giovane talento italiano scappato nella capitale tedesca, ed insieme a Shapednoise e Ascion dirige la Repitch records.
Inoltre gestisce due progetti parelleli, 3TH Records e Mord, per lasciar campo a tutte le sue diverse personalità musicali.
Il disco si apre con la cassa distorta e il bleep acid di Irritating Collapse, che sale veloce e si lancia in caduta libera con Origin, una sferragliata senza sosta.
I toni si fanno drammatici in Discernment, techno europea anni’90, che porta con sè ancora l’odore di warehouse abbandonati.
Chiude l’ambient meccanica di Machine Elves, il sole è già alto ma è completamente filtrato da nubi tossiche. Il futuro della scena è in ottime mani.

Bruno Sacco – Intersections (Gravite)
Tempo di rentrée anche per un altro dei nostri artisti preferiti: Bruno Sacco.
Dal quartier generale della Gravite Records a Parigi ecco l’ultima fatica del producer siciliano, sempre nel segno di un soundscape dark e ordinato.
Bruno tratteggia lo schema di universo aristotelico, dove ogni particella ha una posizione specifica e le mutazioni sono governate da un grande architetto.
Aura si presenta agli ascoltatori metallica e solenne, mentre Hallucinogens fa apparire sagome sul dancefloor muovendosi sinuosa in chiaro scuro.
La sinistra atmosfera iniziale della titletrack ci accompagna alla soglia di una casa infestata dagli spettri.
Tutte le tracce fanno parte del prossimo live set che l’artista presenterà alla fine dell’anno, con cui intende documentare il percorso della sua crew.

Koolmorf Widesen – JX-EP (Wil-Ru Records)
Leonardo Barbadoro è un produttore fiorentino impallato con il sound di scuola Rephlex.
Parliamo quindi di acid, breakcore, jungle, ambient e IDM; stili di cui ha dato prova di saper maneggiare con abilità, arrivando a pubblicare due album: Widesen (ECG, 2007) e Melodies Fork Now (EVES, 2009).
La sua ultima release è datata 2010 e soltanto lo scorso luglio, dopo quattro anni di silenzio creativo, Leonardo ha deciso di tornare in pista.
JX-EP esce come cassetta (e digitale) su Wil-Ru Records e rappresenta un omaggio alla Tb 303.
I riferimenti più limpidi sono Ceephax Acid Crew e DMX Krew nelle loro incarnazioni electro psichedeliche.
Questi cinque brani inseguono fughe galattiche multicolore. Incarnando appieno lo spirito del Uk rave, è musica per chi non teme un gioioso confronto con la fantasia, un efficace retro-futurismo che come tutti i grandi classici non stanca mai.

Claudio PRC/Ness – TGP Extra 01 (TGP)
Quinto capitolo per The Gods Planet, la label sarda guidata da Claudio PRC e Ness che, reduci dall’ottimo riscontro dell’uscita precedente, decidono di inaugurare uno spin off denominato Extra.
Due tracce di stampo techno emozionale ma con approcci diversi: Claudio (Typha) opta per un battito delicato e melodie impalpabili sotto una romantica pioggia di riverberi, mentre Andrea (Carex) preferisce una maggiore fisicità partendo dal dub Basic Channel per scaldare chords e cuore.
Un progetto di spessore che va oltre la mera ricerca scientifica della hit spacca pista.

Paula Temple – Deathvox (R&S)
Paula Temple è una delle Dj più talentuose in circolazione. Il verbo è Techno e, sebbene i riflettori si siano accesi su di lei soltanto di recente, la ragazza si era già fatta notare per aver contribuito a sviluppare il primissimo controller midi per esibizioni dal vivo (l’MXF8), e per essere apparsa sul celeberrimo DVD Exhibitionist di Jeff Mills (2004) con la traccia Contact licenziata dalla Materials di Chris McCormack.
Alla seconda prova su R&S eccola esprimersi in tutta la sua potenza: Deathvox è un treno d’ispirazione steampunk, carbone e acciaio; Monstro illude con pochi attimi di armonia per poi rifiondarci in un buio scenario industrial; la progressione malinconica di Ful è destinata a diventare la hit underground della stagione.

ANFS – Ground EP (Modal Analysis)
La Grecia ha scoperto il gusto per il lato oscuro dell’elettronica. La Modal Analysis confeziona il numero sette del catalogo affidandosi a ANFS ovvero Giorgos Anifantis da Atene.
L’EP si compone di quattro tracce a base di droni e atmosfere decadenti: elementi di musica folk tradizionale del primo ‘900 vengono squartati da lame noise, mentre le textures ricodificano e inglobano geometrie rituali ed esoteriche.
Un disco alienenate e al tempo stesso mistico, un bad trip per riservegliarsi dal rassicurante torpore quotidiano.

Surgeon – Fixed Action Pattern (Token)
Anthony Child approda su Token mettendo subito in chiaro il suo punto di vista.
Due pezzi a ribadire fin dove la techno può spingersi: la dub version, meditativa ed ecstatica, si contrappone all’impetuosa main, che galoppa selvaggia portandosi via la psiche dei ballerini grazie a un andamento circolare scandito da una cassa hardcore. Killer!

Federico Spadavecchia

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