Tripeo “Anipintiros” (Tripeo)

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Tripeo è il moniker dietro al quale si cela Darko Esser, producer, label manager e promoter olandese già conosciuto per le release su etichette come Ovum e Underwater.
Essenzialmente Darko rientra nella categoria dei buoni Dj generalisti.
Capace di adattare il proprio sound all’audience del momento, sa trovare un giusto equilibrio tra house e techno, e per questa ragione sente la necessità di avvalersi di un alias per distinguere i diversi lati della sua personalità.
Tripeo possiamo quindi inquadrarlo come il risultato di una profonda sessione di autoanalisi volta a far emergere l’io techno dell’artista.
La prima uscita sotto questo pseudonimo risale a quattro anni fa ma adesso, grazie al periodo di grande popolarità che sta vivendo la techno, è tornato a riaffacciarsi con insistenza.
Anipintiros, distribuito sia in digitale che doppio vinile, si compone di otto tracce untitled che vanno dall’ipnotismo deep alla sferragliata spranga contro cancello.
La numero #1 gioca col diradarsi delle melodie in favore di percussioni metalliche, mentre la #2 è un coerente four to the floor morbido e senza fronzoli.
Atmosfere mentali e hithat in centrifuga per la #3; la #4 ruggisce giocandosi la carta del riff killer.
La seconda metà dell’album si apre all’insegna del minimalismo spaziale detroitiano (#5), cui fanno seguito i volteggi meccanici della #6 e lo sfogo acid della #7.
Per la chiusura Darko si affida a pad drammatici e a una ritmica arrotolata su sé stessa che si dissolve nello svarione post hangover dei clubbers.

Federico Spadavecchia

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