Lezione #3: Teoria e Pratica di Set Up Live con gli F-ring

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Martedì 8 aprile è andato in scena il terzo appuntamento con 51beatsLAB, la serie di incontri che l’etichetta milanese ha organizzato aper avvicinare il pubblico al mondo della sintesi analogico sottrattiva.
Questa volta l’obiettivo era scoprire i segreti che stanno dietro alla creazione di un live-set elettronico, ovviamente “purely analog”.
Abbiamo fatto delle domande agli F-ring per i lettori di Frequencies per capire come allestiscono il loro set up live spiegando su quali principi si struttura, quali sono le macchine che utilizzano come sono collegate fra di loro, come sono gestite e il ruolo che ognuna ricopre.

Ciao F-ring (Fana e Bhonz). Innanzitutto mi raccontereste come nasce il vostro gruppo? E l’idea di una performance che si concentri su musica elettronica moderna prodotta via hardware?
Ci siamo incontrati qui al Blau studio di Stefano Greco (Fana) 2 anni fa circa, grazie ad un caro amico in comune (il fonico e producer Shari DeLorian) e abbiamo registrato e suonato ininterrottamente per quasi un anno. Trovata una quadra su quello che producevamo, abbiamo cominciato a fare live e a buttare fuori i nostri primi Signals (live recordings selezionate per il web).
L’ idea di produrre elettronica “moderna” con hardware non è mai stata un’ idea in quanto tale perchè entrambi abbiamo una forte propensione per gli strumenti analogici. In maniera naturale cerchiamo di sviluppare l’idea dell’interplay come succede tra le piccole formazioni che suonano strumenti acustici.
Questo genere di musica è nato e si è sviluppato grazie ad un approccio umano sulle macchine, con tutti i suoi limiti e margini di errore a nostro avviso meravigliosi.
Con un approccio manuale cerchiamo di distaccarci un po’ dall’ aspetto scientifico/tecnico legato alla mera arte del producer.
Quali sono le vostre principali ispirazioni? Ci sono dei gruppi che stimate in modo particolare e che influenzano il vostro suono?
La musica classica russa dell’800/900, da Scriabin a Mussorgsky fino ai contemporanei nordeuropei ed italiani. Sembra strano ma ci nutriamo di questa musica principalmente e di jazz.
Ovviamente parte del nostro background si colloca tra Detroit e Berlino passando per la Rephlex e fino ad arrivare alla techno contemporanea.
Nei 90’s (ci sono 7 anni di differenza tra Fana e Bhonz quindi anche esperienze diverse) abbiamo divorato tutto ciò che c’ era di bello nella musica elettronica. Purtroppo poi ci sono stati gli anni 10 (2000) dove non è uscito nulla di nuovo, o almeno non secondo i nostri canoni. Poi da 3 o 4 anni a questa parte è come se la techno e i suoi derivati si fossero risvegliati con nuovi interpreti di livello e soprattutto originalità superiori.
Tra i nomi conosciuti che potremmo citare tra le nostre ispirazioni comuni, ci sono in primis Drexciya poi Luke Vibert, gli Aux88 e Jeff Mills. Ed ovviamente l’ inflazionato Aphex Twin!
Quale strumentazione usate e che ruolo ha ciascuno strumento all’interno delle vostre performance dal vivo? C’è differenza rispetto a quella che utilizzate per comporre in studio?

Usiamo 3 drum machines, 2 synths e una Tb303 con vari effetti analogici in send/return su di un mixer di 16 canali Soundcraft.
Quando siamo in studio utilizziamo anche preamplificatori, compressori analogici ed altri synth che per questioni di peso ed ingombro, non possiamo portarci in giro.
Per esempio al Blau studio c’è un Hammond, un Farfisa, un Davoli, un Mago steelphone, un Multivox e tanti altri che registriamo quando ci manca qualcosa a livello sonoro oppure per semplice diletto.
La filosofia di questo progetto non ammette campionamenti o strumenti acustici, forse un approccio un po’ fondamentalista, ma ognuno di noi ha altri progetti completamente diversi con cui sbizzarrirsi e ci teniamo a metterci dei paletti per tirare fuori il meglio da ogni session.
Da che cosa partite quando create una nuova traccia? Da uno strumento in particolare? E Perchè?

Abbiamo varie tracce separate e bilanciate pronte all’ uso e non partiamo da nulla: schiacciamo record.
Ci piace poter improvvisare con tutto ciò che abbiamo, come se facessimo un live. In generale ci parliamo prima per avere un canovaccio, scegliamo i bpm, gli strumenti che avranno una predominanza e poi cominciamo.
Avete uno strumento prediletto?

Il pianoforte per il quale entrambi nutriamo un profondo amore e rispetto.
Progetti futuri? So state per pubblicare un nuovo EP?

Continuiamo a produrre la nostra musica, consapevoli del fatto che in questo periodo è difficile farsi strada ma manteniamo una linea ben precisa, almeno così crediamo. Il nostro lavoro è incentrato sull’ improvvisazione e quindi affiniamo sempre di più l’ aspetto live.
Collaboriamo con l’ artista russa Xdorfg (Anna Varfolomeeva) per quanto riguarda tutto l’ aspetto visuale, considerandola a tutti gli effetti la terza F-ring.
Parallelamente Bhonz segue in prima persona l’ aspetto grafico degli ep e del logo. Fana si occupa dei mix e della finalizzazione audio.
Uscirà a breve il nostro primo Ep “Theory of everything” per Magmatiq Records e siamo molto contenti.
La vostra esperienza come F-ring è legata al Blau Studio di Milano. Ci raccontate che tipo di studio è? E che tipo di strumentazione si può trovare?

Sì, questa esperienza è legata al Blau per il fatto che Stefano (Fana) ne è il proprietario e c’è la possibilità di utilizzare e registrare in presa diretta con molta strumentazione professionale in libertà. E’ uno studio di registrazione e produzione musicale con un ‘ ampia sala regia trattata acusticamente per mastering e post produzione audio. Lo studio è composto anche da una sala ripresa ed una zona relax.



51beatsLAB” è un’esperienza interattiva a metà strada tra lo studio di sperimentazione e l’allestimento di mini-live stage dove i partecipanti vengono coinvolti in modo diretto, in un contesto rilassato ed informale ma professionale allo stesso tempo, per una piena interazione tra artisti esperti, avventori, improvvisatori e macchine. 51beatsLAB ha ideato il progetto M.A.M.A: Metodologie Abilitanti per la MusicA, che ha come obiettivo il coinvolgimento delle persone con limitate capacità uditive nel processo creativo della musica elettronica: http://www.51beats.net/index.php/evento/show_entity/946

DOVE: Recipient.cc, Via Villapizzone 10, Milano dalle 21:00 alle 23:00

MODALITA’: INCONTRI CON CONTRIBUTO DI 60€ x 6 lezioni (modulabili in 2 soluzioni: Modulo 1, 30€ + Modulo 2, 30€). Ai primi 10 iscritti sconto 50% su case eurorack killingtoys e sconto 5% su alimentazione per case eurorack, offerti da funkyjunk (http://www.funkyjunk.it/articoli/4334/Kilingtoys-Wings/)

CALENDARIO COMPLETO QUI: http://www.51beats.net/index.php/evento/show_entity/984

51beatsLAB

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