Se appartenete alla categoria degli snob che amano i dischi super-rari e limitatissimi, probabilmente odierete questa compilation.
Perché una raccolta come questa si prefigge (e raggiunge benissimo) l’obiettivo di svelare ad un pubblico piú vasto alcune perle nascoste della storia dell’house music, quasi tutte risalenti a circa venti anni fa e pubblicate su labels relativamente poco famose (eccezion fatta per una vecchia release della Strictly Rhythm).
Dev’esserci stato un lavoro notevole dietro questa compilation.
Dodici tracce su tre vinili, con una caratteristica che salta immediatamente all’occhio leggendo i titoli: non ci sono “classici” di quelli che ormai fanno parte del patrimonio dell’house music per acclamazione, ma solo tracce delle quali in pochi devono aver mai avuto conoscenza.
Chi scrive segue il genere da lungo tempo, eppure ha riconosciuto solo tre artisti e due etichette (la MBG e la giá citata Strictly Rhythm).
E la conferma che lo spirito di questa raccolta é proprio quello di riportare alla luce dischi ed artisti di cui nessuno piú si ricordava arriva proprio dai credits sulla copertina, in cui Jeremy rivela: “Invece di Kerri Chandler, c’é una traccia italiana che suona come Kerri Chandler (The Poets); invece di Jovonn o Blaze eccovi DJ Trax, dalla Francia occidentale… e cosí via! Volevo farla cosí, dischi sconosciuti per veri ricercatori”.
Il passo successivo é stato, con grandi aspettative, far scendere la puntina sul primo disco, e ritrovarsi rapiti tanto da capire subito che sarebbe stato un delitto tentare di ascoltare “a salti”.
Cosí, circa un’ora dopo, al termine dell’ascolto completo, la sola cosa che si riesce a dire é che il livello qualitativo é stellare, e lo é in tutti i dodici brani, tutti in grado di coniugare alla perfezione atmosfera e presa sul dancefloor, in un ritorno pieno ed appagante allo spirito dell’house music di 20-25 anni fa.
Difficile decidere quali di queste tracce risaltino di piú; sono davvero tutte degne di far parte della collezione di chi ama l’house music.
Forse una menzione speciale la meritano “Euro-disney pt. 1 & 2” di Natureboy, oltre a “Vostok 3” di University Of Love feat. MBG (con la quale sono dunque due le tracce italiane, l’altra essendo “Emoticon” di The Poets prodotta da Gianni Coletti). Ma sarebbe fare un torto alle altre dieci, altrettanto valide.
Naturalmente si tratta di una raccolta adatta agli amanti del suono “old-school”; ma un passato cosí bello e ricco, soprattutto quando é cosí poco noto, sa anche molto di futuro, e questi dischi resteranno probabilmente molto a lungo nelle valigette di chi li comprerá.
Dovrebbero anzi comprarli in molti, perché il solo buon motivo per lasciarsi sfuggire una perla del genere puó essere il fatto di non possedere un giradischi; ed anche in quel caso, varrebbe la pena fare un’eccezione. (5/5)
Luca Schiavoni