Mace. – The Heavens Are Already Theirs (Eclipsemusic)
Vinile giallo in edizione limitata per l’ultimo EP di Enrico Cesaro alias Mace. sulla torinese Eclipsemusic.
Come per il precedente The Wealth Of Nations il mood è quello post apocalisse, e i protagonisti sono gli ultimi sopravvissuti che si aggirano tra le macerie di ciò che resta del mondo.
L’artista veneto si dimostra abile nel comporre soundscapes torbide in cui l’oscurità fa paura, servendosi di strutture lineari senza particolari artifici se non il calcare la mano col pathos.
Un disco intenso, che rende piacevole fantasticare su un futuro senza speranza.
HTRK – Psychic 9-5 Club (Ghostly International)
Nuovo album per gli HTRK rimasti in due dopo la morte di Sean Stewart nel 2011.
Jonnine Standish e Nigel Yang si rifugiano nel loro studio nel New Mexico dove dipingono tramonti rosa sul pentagramma, e punteggiano beats minimali lievemente dubby.
Tema dell’album l’amore, declinato sotto diversi aspetti: amore come distrazione, amore verso sè stessi, amore verso gli altri.
Amore certamente come rapporto fisico.
Dal punto di vista della produzione è interessante l’esplorazione dello spazio mediante il riverbero applicato a voce e strumenti.
Le note della chitarra viaggiano leggere, delimitando la linea del chiaro/scuro su cui gioca l’architettura del disco.
Malinconico ma delicato, etereo ma seducente, pop soul elettronico di ottima fattura.
Dual – Musil Live (Eves Music)
Debutto di alto profilo su Eves Music per i Dual che presentano un live registrato dal vivo durante una performance al Musil, Museo del Lavoro di Brescia nel 2013.
Tra gli strumenti che hanno segnato la storia industriale del nostro Paese fin dai primi del secolo scorso, i Dual sviluppano una sonorizzazione in quattro movimenti che prende spunto dal suono meccanico per poi liberare soundtracks classicheggianti con tanto di archi.
La tensione si diffonde, risveglia i fantasmi di quello che un tempo era progresso, e che adesso è un reperto archelogico in cui sono custodite le memorie di una civiltà quasi estinta.
I sogni proibiti dei futuristi oggi sono realtà, gli intona-rumore di Russolo si chiamano sintetizzatori e la musica elettronica è diventato il mezzo con cui descrivere il presente.
Goldfinger & Richard Edogawa – CS 01/CS 02 (MLDXIII) (Common Series)
Vivere tra la Campania e il Lazio ma sognare Detroit e Chicago.
I ragazzi della Common Series non amano parlare molto di sè ma sono già alla seconda uscita su vinile, più che un supporto una filosofia di vita, per mezzo del quale gridare forte il loro senso di appartenenza alla famiglia techno black americana.
In entrambe le release (200 copie numerate a mano) la musica è opera di Goldfinger, al secolo Marco Erroi da Roma, cui si unisce nella produzione il cofondatore della label Richard Edogawa.
Gli EP seguono una struttura speculare, che vuole l’A-side fare spazio a solidi stomps e melodie trascinanti ispirati alla scuola di Omar S, e riservare il lato B a scenari maggiormente sperimentali in chiave electro bass acid e ambient/industrial, che tuttavia ogni tanto lasciano intravedere piccole ingenuità.
Tirando le somme si tratta di un buon esordio per un collettivo che pur restando in silenzio ha più di qualcosa da dire.
Fanciulli GOOM – #1 (51Beats)
La 51Beats di Milano fa esordire i Fanciulli GOOM, formazione allargata stile super gruppo anni ’80: a Plasman, Marcio McFly e Pepè ovvero I Cani Giganti si aggiungono Tommy Fiori e Niccolò Martin quindi menzione speciale per Martino Nencioni dei Riga chiamato a codirigere le operazioni di mix e mastering insieme a Fiori.
Accomunati dalla passione per la ricerca sonora, le macchine analogiche e l’improvvisazione, i ragazzi tinteggiano trame sci-fi riportando in auge l’amore per la scoperta. La musica elettronica ritrova la capacità di far provare ancora stupore immaginando il futuro.
Undici le tracce contenute in #1, che racconta le giornate del 21, 22, 23 dicembre 2012 quando un’atmosfera spettrale aveva circondato la loro casa/studio nella foresta di Canzo (Como).
Da qui si spiega come la colonna portante del disco non poteva che essere ossessione mista paranoia a la Shining.
Un sound profondo, denso che avvolge ogni cosa e la trasforma.
Oltre all’aspetto prettamente musicale il gruppo si occupa anche di didattica coordinando il progetto 51beatsLAB, un laboratorio in cui alla teoria si alterna l’atto pratico su synth di ogni tipo. L’obiettivo è divulgare il più possibile questo tipo di cultura, avvicinando nuovi talenti.
Federico Spadavecchia