Nuove Rotte: Tallinn

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Dopo l’eccitante trasferta polacca alla scoperta dell’Unsound Festival abbiamo deciso di continuare il nostro viaggio verso Est per tentare di scoprire le future mete dei traveller del clubbing.
L’Estonia, in particolare, grazie all’entrata nell’Unione Europea, ha dato il via ad un profondo processo di rinnovamento della propria Capitale che l’ha portata in poco tempo ad affermarsi come la città preferita dai giovani del Nord Europa.
Tallinn
 conta 600.000 abitanti e si sviluppa a forma concentrica, con in mezzo la città vecchia ed il cuore delle attrazioni turistiche e della movida.
Tutto a portata di mano, tutto raggiungibile a piedi.
Come per Berlino le ragioni del suo successo vanno ricercate innazitutto nei prezzi assolutamente abbordabili (alberghi da 30 E a notte, pranzi luculiani con 26, entrate in disco mai sopra i 15) poi in una legislazione attenta alle esigenze dei ragazzi, che non stracarica di tasse gli alcolici (come invece avviene nelle vicine Finlandia e Svezia) e permette a bar e clubs di stare aperti fino al mattino tutti i giorni della settimana.
Nel nostro girovagare tra i davvero tanti locali cittadini abbiamo avuto modo di godere degli ottimi preserata a base di vodka Saaremaa presso il DM Baar, una vera istituzione per tutti i fans dei mitici Depeche Mode, e l’Hell Haunt, il classico ritrovo degli universitari. Più caciarone, per via della presenza di russi e, guarda caso, italiani ma non per questo meno divertente è lo Shooters, e se vi va di sperimentare nuove alchimie alcoliche potrete sempre recarvi al Labor.
Quando avrete bevuto abbastanza per avventurarvi in strada sfidando un freddo che in pieno inverno può toccare punte di -26° C, avrete a disposizione un’ampia scelta di soluzioni per trascorrere la lunga notte del Nord.

La vita notturna esplode il mercoledì, per raggiungere il picco nel weekend: per quanto riguarda i clubs vi consigliamo caldamente di visitare l’Hollywood, tempio dell’edonismo sfrenato e dell’eleganza, e il sotterraneo Munt dove le consumazioni, di buona fattura e quantità, costano appena 1 Euro!!
Un gradino sotto mettiamo il Club Privé e il Bon Bon dall’attitudine troppo fighetta per i nostri gusti.
Dal punto di vista strutturale i locali sono tutti molto belli e, cosa più importante, dotati di potenti soundsystems dal suono cristallino ma l’offerta musicale di Tallinn, purtroppo, non è ancora all’altezza di celebri e blasonate concorrenti: la musica proposta in tutte le locations, infatti, è una deludente miscela commerciale a base di pop americano a la RhiannaSwedish House MafiaGuetta Skrillex.
L’house funky e la techno sono in pratica inesistenti così come i negozi di dischi specializzati, e questo stona un po’ con l’immagine di Capitale creativa e del design che si stanno cucendo addosso.
Gli unici parties alternativi, tenuti in prevalenza nella vecchia zona industriale, propongono drum & bass e dubstep UK.
Altro difetto sono i siti web poco aggiornati, particolare sorprendente, se si considera che in Estonia il diritto alla rete è garantito dalla Costituzione ed è possibile trovare accessi wifi gratuiti praticamente ovunque (lo sapevate che Skype è nato qui?).
In definitiva Tallinn è come un diamante grezzo da rifinire per poterne ammirare la reale bellezza.
Gli elementi perchè diventi una tappa obbligatoria sulla rotta del dancefloor ci sono tutti (pubblico, strutture, costi, permessi): a questo punto, basterebbe solo la musica giusta. Chissà che qualche nostro promoter non ci faccia un pensierino.
Un ultimo consiglio, anzi il più importante, qui vivono le donne più belle del mondo (e no, non è un modo dire) occhio perciò a cosa raccontare alla fidanzata.

Federico Spadavecchia

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