Senking “Capsize Recovery” (Raster Noton)

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Senking,vero nome Jens Massel, è uno dei nomi di punta della label apprtenente ad Alva Noto, Frank Bretschneider e Byetone, bandiera assoluta del minimalismo di ricerca.
Nella sua estetica i canoni classici della Raster Noton (glitch, beats asettici, atmosfere al limite dell’annullamento dimensionale, matematica al servizio del suono) si confrontano direttamente con il linguaggio del rave.
Capsize Recovery prosegue con la storia del dubstep raccontata dal punto di vista dello studioso minimalista che costruisce il suo wobble bass con gli oscillatori ed usa bleeps per i riff.
Si parte con il mood solenne di Chainsawfish, una marcia oscura in un mondo abbandonato di cui restano solo gli echi dei suoi antichi abitanti impressi nelle cose.
Shading è una tormenta half step con malinconia in sottofondo, mentre Cornered, più meditativa, sostituisce il THC con nuove sostanze allucinogeno-digitali.
Capsize Recovery è la fuga da Absolom correndo nella sua giungla post atomica.
Tiefenstop rimanda ad un anthem dubstep prima maniera ma ridotto ad uno scheletro cyborg.
Nightbeach è un laboratorio disabitato su un asteroide e Murders fomenta una rabbia assassina.
Si chiude con Enduro Bones, un ritorno alla techno attraverso la realtà virtuale, un estremo tentativo di evasione da un mondo ormai inospitale.

Federico Spadavecchia

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