28/09 Morton Subotnick ft. Lillevan + Roly Porter + Stellar Om Source @ Barezzi Festival – Parma

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Ad aprire la settima edizione del Barezzi Festival, il 28 settembre all’Auditorium Paganini di Parma, un nome d’eccezione, Morton Subotnick, padre e pioniere della Musica Elettronica. Nato a Los Angeles nel 1933, Subotnick è il primo uomo a registrare nel 1967 un intero disco di sola elettronica, “Silver Apples Of The Moon”, commissionatogli dalla prestigiosa etichetta Nonesuch. In un periodo in cui la nuova musica si esprime principalmente attraverso il taglio e il montaggio su nastro magnetico o attraverso l’impiego di hardware presi in prestito dai laboratori di fisica acustica, Silver Apples fa largo (ed esclusivo) uso dell’Electronic Music System (EMS) Serie 100, il pionieristico sintetizzatore modulare costruito nel 1966 da Don Buchla, sulla base dei suggerimenti e delle intuizioni di Subotnick. » l’alba della Musica Elettronica. Da questo momento in poi, la carriera dell’artista (losangelino) americano prosegue nella conferma di un ingegno multimediale, consegnato alla Storia e ad essa destinato: figlio di un’epoca in cui la sperimentazione va di pari passo col superamento della propria istruzione accademica, Subotnick si distingue non solo nelle vesti di massimo rappresentante del così detto Modular Voltage-Controlled Synthesizer, ma come uno dei principali esponenti della musica contemponea di matrice “colta”: È tra i fondatori del San Francisco Tape Music Center (assieme a Steve Reich e Terry Riley) e del California Institute Of The Arts. A Parma, in esclusiva nazionale per Barezzi Festival, armato di soli buchla e laptop, Subotnick presenterà “From Silver Apples Of The Moon To A Sky Of Cloudless Sulphur IV: Lucy“, live act a metà tra il concerto e l’installazione audiovisiva, con brani tratti dalle sue prime leggendarie produzioni. Al suo fianco, il media artist tedesco Lillevan (co-fondatore e anima visiva dei mitici Rechenzentrum) darà vita ad immagini e visuali, elaborate in tempo reale e proiettate alle spalle del duo.
Al termine del concerto-installazione di Subotnick/Lillevan, presso la Sala Ipogea dell’Auditorium Paganini, si terrà il party inaugurale della settima edizione del Barezzi Festival, coi live set di Roly Porter e Stellar Om Source – arricchiti dalle proiezioni di visuali ad hoc – e il dj set di Mods Wayne, resident dj di S/V/N/, rassegna musicale e artistica di ricerca e intrattenimento che conduce nei nuovi suoni, reinterpreta gli spazi urbani e collabora all’organizzazione dell’intera serata. Per l’occasione, S/V/N/ presenterà anche “Schifanoia“, installazione visuale site-specific dell’artista Samuele Menin con la curatela di Federica Tattoli. L’opera trae ispirazione da un mondo immaginario fatto di Storia dell’Arte e Natura, un universo alternativo in cui gli spettatori sono invitati ad entrare a loro rischio e pericolo.
Protagonista assoluto dell’ultimo Berlin Atonal (il padre di tutti i festival di Elettronica Sperimentale), a Parma, in esclusiva nazionale per Barezzi Festival, Roly Porter presenterà il suo ultimo lavoro solista, “Life Cycle Of A Massive Star“, in uscita a settembre per Subtext Recordings. Già anima dei Vex’d (tra i progetti più intensi e influenti della prima ondata dubstep), Porter è creatore di un personalissimo sound di matrice dark ambient, certamente caro agli estimatori di Ben Frost, Tim Hecker, Lustmord, Yellow Swans e KTL. Paesaggi post-apocalittici, reminiscenze industrial, ondate di droni ed echi di metalli vibrati in lontananza rincorreranno l’anima degli spettatori.
Stellar Om Source è il progetto solista della musicista elettronica Christelle Gualdi. Parigina di origine italiana, olandese d’adozione, cresce tra gli studi classici e i suoni kraut di Ash Ra Tempel, Tangerine Dream e Jean Michelle Jarre. Femme prodige della scena elettronica e inguaribile “smanettona”, Christelle è una strenua sostenitrice dell’analogico, refrattaria all’uso del digitale. Un’autentica cosmonauta delle sonorità dancefloor più sperimentali. Il suo set a Parma sarà improntato ai suoni dell’ultimo “Joy One Mile” (fresco di uscita via RVNG International), disco in cui vira la new-kosmische degli esordi verso sonorità dance. Oggi il suono della Gualdi è più ispirato a Doris Norton e ai pionieri di Detroit, attingendo molto dai dischi dell’Underground Resistance e degli “Uk Acid Parties”.

Comunicato stampa

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