Mace. “The Wealth Of Nations” (Eclipse Music)

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La torinese Eclipse Music, stanca di essere considerata soltanto una label dubtech, prende strade nuove, percorsi che escono dal dancefloor per addentrarsi in una laguna veneta sinistra e tetra.
Mace., al secolo Enrico Cesaro, si muove con abilità in quei territori post industriali, dove colonne sonore anni ’70 si incrociano pericolosamente con suoni meccanici, alla base del successo di gruppi come Demdike Stare e Violetshaped.
Ispirato e tormentato dall’attualità socio-econominca, non a caso il titolo The Wealth Of Nations, l’EP conta sei tracce ed è stampato in tiratura super limitata 100 copie cd-r.
L’opening Intro è una nebbia di basse frequenze e fuochi fatui da cui emerge Leicester August 5th 1862, incontro tra David Lynch e un deformato beat Techno.
Con Judas Anguish il disco prende le pieghe di una seduta psichiatrica sbagliata: il sadico dottore scava nel nostro subconscio al solo scopo di liberare il lato oscuro.
Suffer the Opposite suona come una nave fantasma partita da anni e mai giunta a destinazione; i vecchi marinai giurano che la si possa avvistare all’alba tra la bruma della baia.
La musica come disturbo neurale si manifesta in Hypnic Jerk, un riflesso automatico attivato dal cervello che interpreta come morire il rilassamento dei muscoli durante la fase ipnagogica del sonno.
Dead Calm ovvero Ore 10: Calma Piatta (1989 regia di Phillip Noyce), il giovane artista è in realtà un feroce serial killer.

Federico Spadavecchia

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