La quarta edizione del festival, intitolata Savana Machines, sviluppa il concetto del rapporto uomo-macchina nella sua evoluzione-involuzione storica a partire dall’ambito della musica elettronica fino all’arte figurativa, visuale e multimediale, grazie a performance in anteprima e alle esposizioni di artisti italiani e internazionali.
Savana porta nel cuore della città, al Museo Nazionale della Scienza e della Tecnologia, per la loro unica esibizione italiana, gli inglesi Chris & Cosey, che hanno prodotto musica tra le più influenti degli ultimi trent’anni, già come membri del gruppo seminale degli anni ’70 Throbbing Gristle, tra i primi a fondere strumentazioni acustiche ed elettroniche e inventori del genere industrial.
Sempre dall’Inghilterra, in un appassionante confronto-incontro tra generazioni nuove e storiche, arrivano i Raime, una delle più importanti ed enigmatiche coppie di produttori emergenti, lanciati dall’etichetta indipendente Blackest Ever Black e osannati dalla critica, i quali affrontano le dinamiche più complesse e ritmiche dell’elettronica in chiave minimalista con uno sguardo alla tradizione post punk e industrial inglese degli anni Ottanta.
Nella sala Biancamano, invece, sala da ballo circolare del transatlantico dall’atmosfera anni ‘30, si esibisce Lorenzo Senni, artista multidisciplinare e compositore già attivo con i progetti Stargate e One Circle, che presenta per la prima volta dal vivo a Milano il suo lavoro “Quantum Jelly” uscito per la Editions Mego.
A seguire il libanese Morphosis, artista culto dell’underground capace di unire con i suoi macchinari analogici tradizione e innovazione in un live unico di elettronica, ambient, jazz e improvvisazione.
Nello spazio navale Polene si sviluppa anche lo show audio-visuale di Crono, i cui riferimenti estetici sono l’architettura, gli eventi e la meccanica del primo Novecento, che sviluppa lunghe sezioni arpeggiate a evocare le tenebre e le altezze del “Secolo Breve”: i cannoni Krupp quindi, ma anche l’impresa dei fratelli Wright.
Oltre alle performance dal vivo, Savana Machines prevede allestimenti con installazioni e opere visuali. Quasi a voler contrastare il tema dei macchinari, una serie di immagini proiettate, alcuni video e un’istallazione portano la natura, filtrata attraverso l’occhio degli artisti, nel luogo della tecnologia per eccellenza, creando atmosfere rarefatte e stranianti a completamento della serata musicale. Tra gli artisti selezionati a cura di Federica Tattoli (Allocco Agency), che lavorano sull’immagine fotografica e su altre “esperienze immersive” visuali, figurano Esther Mathis, Claudia Pozzoli, Glassa, Teodoro Lupo, Yari Miele.
Infine, ma non da ultima, Savana Machines propone in apertura un’emozionante lecture su sintetizzatori e macchine analogiche con il leggendario ex-tastierista del gruppo rock progressivo italiano Un Biglietto per l’Inferno, Baffo Banfi. Il musicista, prodotto da solista tra fine anni ’70 e inizio ’80 dal precursore della musica elettronica e krautrock Klaus Schulze (Tangerine Dream, Ash Ra Tempel) che lo ha definito “il miglior compositore di musica elettronica del suo tempo (incluso lo stesso Shulze)”, racconta la sua esperienza artistica e, dopo oltre trent’anni di silenzio, presenta in anteprima assoluta materiale inedito tratto dal suo nuovo progetto video e musicale FrontEra, che comprende anche l’uscita di un nuovo album. FrontEra nasce dalla collaborazione con il produttore, musicista e fonico Matteo Cantaluppi ed è stato realizzato a Milano presso gli studi Video Way di Baffo Banfi dove risiede anche il Mono Studio di Cantaluppi.
Dopo la mezzanotte il festival si sposta per un after party – a ingresso ridotto – al club Q21, location più adeguata per i BPM e per i tiratardi che, fino al mattino successivo, potranno godersi un dj set spinto dello stesso Morphosis, seguito dal back-to-back di G-Amp e Giesse direttamente dal Dancity Festival di Foligno.
Comunicato stampa