Skream: Addio al Dubstep

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Sembra passata un’era geologica dagli anni del boom del fenomeno dubstep ma dopo un inesorabile declino, seguito all’esplodere della scena ed alla sua frantumazione in una miriade di sottogeneri, lascia anche uno dei suoi fondatori. E lo fa nel corso di un’intervista rilasciata al magazine di Red Bull Music Academy, dove annuncia l’addio alla creatura che l’ha reso celebre sulla scena dance elettronica di tutto il mondo: “La settimana scorsa, ho suonato all’ottavo compleanno di DMZ – ha detto Skream ed ho cercato di offrire un set di dubstep tradizionale perchè, probabilmente, sarà l’ultima volta che mi vedranno li”.
Per l’ex teenager prodigio del bass sound, si tratta in realtà dell’approdo di un percorso iniziato con il suo ultimo tour Skreamizm: “Ho suonato in diverse tappe i classici o produzioni che richiamavano al sound del dubstep delle origini ma la crowd di oggi è molto diversa da quella di allora. Non voglio trovarmi, tra 15 anni, a campare di rendita sui classici”.
Un anno di esperimenti, proteste da parte del pubblico di mezzo mondo (tanto che il management di Skream è stato costretto durante le tappe del tour, a pre-avvertire i fan, via twitter, che la star di Croydon non avrebbe suonato dubstep) ma anche commenti pieni di entusiasmo per il coraggio ed ora l’annuncio ufficiale: il “nuovoSkream è ai nastri di partenza nella sua nuova veste di dj “house”. E come racconta a RedBull, lo fa non passando inosservato: dopo due remix per Pete Tong arriva la pubblicazione di una compilation mixata per Defected in the House, “All gone Miami 2013”, uscita ieri.

Massimiliano Sfregola

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