Mike Paradinas: Parsimonia e J Pop

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Da un nome importante come Mike Paradinas, prime mover all’alba dell’epopea Rave nonchè autore di molte pagine illustri della storia della musica elettronica, ci si aspetterebbe di ascoltare un appassionato appello al ritorno all’attitudine old school, o di pendere dalle sue labbra mentre decanta gli universi lontani per cui la sua arte funge da colonna sonora.
Dal nostro incontro però, emerge la figura di un discografico navigato, che ben sa come promuovere il proprio prodotto evitando rischi e polemiche, mentre dal lato musicale appare un producer incuriosito dal mondo del Pop, nel quale cerca di muoversi cogliendo spunti ovunque possibile, come nel caso delle melodie cristalline J Pop, arrivando addirittura a dichiarare di aver sempre voluto realizzare musica del genere.

L’ultima volta che ti abbiamo visto live è stato allo scorso Bang Face Weekender, dove ci hai regalato uno show di IDM superba e sognante. Ora per questo nuovo album ti sei calato in un nuovo mood Pop, come mai?
Grazie del complimento; ho ricevuto qualche reazione strana a quella performance. In effetti ho anche suonato un paio di versioni strumentali estratte dal nuovo disco firmato Heterotic, credo perciò che tu ritenga sia l’aggiunta della voce di Gravenhurst a renderlo Pop, il che è buono perchè ho sempre voluto realizzare musica Pop. Io provo a produrre melodie belle ed orecchiabili, con linee di basso in grado di rendere più interessante il tema principale mostrandolo sotto aspetti diversi. Un sacco di musica Pop è così, ad esempio questa traccia di Kyary Pamyu Pamyu.

Questa volta hai avuto un partner d’eccezione: tua moglie. Avevi già lavorato insieme a lei? Che ruolo ha avuto in studio?
Abbiamo iniziato a lavorare assieme nel 2010 quando le stavo insegnando ad utlizzare Logic, abbiamo trovato il frutto di quella collaborazione molto più interessante di tutti i nostri ultimi progetti solisti. Il ruolo di Lara era scrivere le melodie e dirmi cosa fare in termini di produzione. Ha composto molte tracce e ha determinato il mood generale e l’atmosfera del disco.
Un’altra particolarità del disco sono i testi scritti da Nick Talbot alias Gravenhurst. Com’è nata questa collaborazione? E’ stata la prima volta che Talbot ha scritto per la musica composta da altri e se ricordo bene tu non ti sei mai servito di cantanti veri e propri…
Lara ed io stavamo facendo sentire Heterotic ad un amico comune, il quale concordò con noi che il cantato avrebbe dato vita alle tracce. Ci suggerì di metterci in contatto con Nick Talbot, così gli mandammo via mail una selezione dei pezzi. E’ la prima volta che Nick accetta di collaborare con un altro artista semplicemente perchè gli sono piaciuti gli strumentali che ha ricevuto. Come immaginavo avevan già tentato di approcciarlo prima, ma rifiutava le proposte. Ho sempre voluto produrre delle canzoni come µ-Ziq (con parole reali!), ma non era mai successo nei primi anni ’90. Sono contento di poterlo fare adesso.
Il passato è un elemento molto importante nei testi, cos’è per te il futuro? Pensi che la musica elettronica sia il mezzo migliore per descriverlo?

Sì, penso che i testi riguradano tutti l’instabilità o la mutevolezza della memoria. Non ho idea di cosa ci porterà un futuro lontano ma ho sempre intenzione di produrre moltissimi dischi nuovi e di gestire ancora la mia label Planet Mu. E sì, credo sarà ancora chiamata musica elettronica!
Vedremo una versione live di Heterotic?

Abbiamo già portato dal vivo Heterotic nel maggio 2011, e abbiamo in cantiere un secondo show il prossimo maggio a Londra. Speriamo di avere con noi Gravenhurst a cantare e qualche altro vocalist con cui abbiamo realizzato il secondo album.

La Planet Mu è stata una delle prime etichette a comprendere il potenziale del bass sound: dal dubstep al footwork. Come sei arrivato a scommettere su questi generi musicali?
La ricetta è abbastanza semplice: è musica che mi piaceva, o che mi esaltava (insieme a molti altri) in quel periodo. Cultura, e quella cosa che’è nell’aria.
Cosa ne pensi del fatto che gli hipster si stanno impossessando di questa musica?
Non ne so assolutamente nulla.
Sei stato un pioniere della scena rave, ti piace la nuova generazione? I giovani hanno idee capaci di durare alla prova del tempo?
Non sono sicuro di capire cosa intendi, ma penso che tutte le generazioni abbiano la capacità di sviluppare buone idee in grado di sopravvivere nel tempo. Non credo che la musica del passato sia per forza meglio di quella di oggi. Tuttavia ritengo che la nostalgia sia un’emozione molto potente e può dare colore alla qualità percepita della musica, sia quella bella che quella brutta. Guarda per esempio ai Boards Of Canada o alla scena Chillwave.
Qual’è il segreto di una label come la Planet Mu che riesce a vivere in tempi come questi in cui non si aprono più negozi di dischi, e la musica non sembra essere poi così importante per i ragazzini?

Siamo tirchi! Non spendiamo più soldi di quelli che ci possiamo permettere.
Domanda finale: progetti futuri?

Planet Mu sta preparando album per Solar Bears, RP Boo, John Wizards, Claude Speeed, Ekoplekz e molti altri, poi sto pensando ad un nome per il mio prossimo µ-Ziq album previsto per l’estate. Sto anche ultimando il secondo album come Heterotic con Lara ed un nuovo vocalist.

Federico Spadavecchia

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