16/03 Carl Craig @ Viper Theatre – Firenze

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Carl Craig o più semplicemente, l’icona dell’elettronica mondiale, il creativo visionario, il compositore premiato a suon di grammy, l’ambasciatore della techno di Detroit e infine uno dei 25 djs che dominano il mondo secondo la rivista Rolling Stone (The 25 DJs That Rule the Earth).
Con un dj set di ben 4 ore Atomic Event annuncia il suo arrivo a Firenze previsto per Sabato 16 Marzo 2013 al Viper Theatre.
Il primo brano di Graig risale al 1989 quando Juan Atkins (“The Originator”) ma sopratutto Derrick May (“The Innovator”) risultano già fra i suoi mentori. Nel 1991, volendo garantirsi una maggiore libertà artistica, fonda l’etichetta Planet-E e rilascia 4 Jazz Funk Classics sotto lo pseudonimo di 69. Quella di Craig è una mente avvolta da una vasta gamma di sonorità innovative partorite con i più svariati moniker: il già citato 69, BFC, C2, Innerzone Orchestra (accredita come la scintilla che ha ispirato l’evoluzione della drum’n’bass), No Boundaries, Psiche, Paperclip People, Tres Demented e Detroit Jazz collective Tribe.  Per la sua vicinanza alle poliritmie e alla atmosfere Jazz e al colore del soul è stato addirittura ribattezzato “il  Miles Davis della musica elettronica”.
Dal vivo ha collaborato con Les siècles orchestra a la Cité de la Musique a Parigi con  un concerto storico replicato poi a Milano e in Germania. Suona regolarmente dal vivo con il Trio with Moritz Von Oswald e con Francesco Tristano, e ogni tanto con il collettivo elettronico jam band Narod Niki, al fianco di Villalobos, Luciano, Richie Hawtin e molti altri.
I suoi remix vantano i nomi più ambiti: LCD Soundsystem, Hot Chip,  Tori Amos, Caribou e Tiga, Junior Boys , Gavin Russom & Delia Gonzalez, Theo Parrish, solo per citarne alcuni.
Importantissimo in prospettiva anche il lavoro svolto dalla 501-C3 Carl Craig Foundation che l’artista descrive così: “il concept si propone di trovare metodi per educare i bambini a ciò che è musicalmente interessante per sviluppare una nuova scena musicale che segua il retaggio della musica detroitiana. Il fine è quello di individuare giovani musicisti talentuosi per poi sostenerli con aiuti finanziari che li portino ad un’educazione musicale di livello superiore”. Dalla collaborazione con musicisti classici ai maggiori club internazionali, dall’attività filantropiche alle copertine più patinate; nessun altro riesce a mettere tutto quanto insieme come fa Carl Craig.

Comunicato stampa.

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