Arrivano da Berlino, dove attualmente vivono e lavorano – Kuedo (live a/v) e Jimmy Edgar (djset) – i protagonisti del primo evento roBOt del 2013 che si terrà sabato 23 febbraio a partire dalle ore 23 presso il TPO (via Casarini 17/5) a Bologna.
Materia viva. Incandescente. Mutevole. Affascinante. Inquietante. Soprattutto, materia lontana da ogni arrogante e stucchevole pigrizia creativa.
Sono a modo loro due eroi, i Jamie Teasdale alias Kuedo e Jimmy Edgar che Bologna ospiterà al TPO il prossimo 23 febbraio: perché quando – ed è questione di pochissimi anni fa – la musica elettronica sembrava irrimediabilmente prigioniera di gabbie stilistiche predeterminate, in cui o facevi quella-specifica-cosa o praticamente non esistevi, loro erano già su ben altre traiettorie. Erano l’esatto contrario dei mestieranti che cercavano, unicamente, di indovinare il suono del momento.
Per Kuedo ed Edgar la regola è sempre stata invece il rischio; e l’altra regola è sempre stata seguire le proprie intuizioni e il proprio talento, senza compromessi. Se oggi la musica elettronica sta vivendo un nuovo rinascimento artistico, è davvero per merito di personaggi come loro. Fuori da ogni regola, fuori da ogni compromesso.
KUEDO (DE)
Soul del terzo millennio, debitore tanto di Burial quanto di certa electro anni ’80 (quella più immaginifica ed astrale), con sempre come compagne di viaggio non tanto le ritmiche quanto le atmosfere dubstep: è così che Jamie Teasdale, alias Kuedo, riesce sta magistralmente donando una quarta dimensione alla Bass Music anglosassone.
JIMMY EDGAR (USA)
Ex ragazzo prodigio, polistrumentista, stella a Detroit quando era appena maggiorenne: anche ora che si è trasferito a Berlino, Edgar si porta dietro le vibrazioni electro tipiche della sua città di provenienza. Solo che le plasma in modo geniale e sorprendente, immettendo la sua incredibile abilità da strumentista, la sua sensibilità visivo-pittorica (Edgar è anche fotografo piuttosto quotato), la sua sordida sfrontatezza.
Comunicato stampa
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