Chiuso un altro anno di duro clubbing purtroppo non ricchissimo di esibizioni memorabili e soprattutto ancora una volta dominato dai nomi storici della scena che sono anni luce superiori a qualsiasi nuova proposta.
10. Flying Lotus, Dorian Concept & Richard Spaven @ Dour Festival
Batteria suonata live inseguendo ritmiche contrarie alle leggi della fisica, e tastiere che tinteggiano galassie lontane con al centro il producer di Los Angeles a cooridinare le operazioni.
Tra tutte le strade intraprese dal post dubstep questa è senz’altro la più credibile ed eccitante.
9. Aphex Twin @ BLOC Weekend
A differenza delle pigre marchette rifilate in altri contesti qui Richard si esalta e da saggio di tutta la sua abilità dimostrando di saper manipolare ogni genere musicale esistente.
8. Ceephax Acid Crew @ Dour Festival
Andy ha atteso l’estate per sconvolgerci con un live nuovo di zecca ancora più veloce, acido ed irresistibile.
7. Amon Tobin @ STRP
Il grande ritorno di una delle leggende del suono rave. Niente nostalgia però solo voglia di andare avanti e portare in scena uno spettacolo unico sdoganando il mapping al grande pubblico.
6. Laurent Garnier @ Leoncavallo
Il più grande artista elettronico contemporaneo. Oltre il djing, oltre la produzione. Eterno.
5. Dopplereffekt @ BLOC Weekend
Poesia post industriale nel segno dell’evoluzione tecnologica.
4. Atari Teenage Riot @ Bang Face
In tempi di forte crisi economico/sociale come questi che stiamo vivendo Alec Empire torna con il suo progetto più celebre ed impegnato. La Techno spinta ai suoi limiti estremi satura gli imponenti Funktion One ritrovando il suo vigore come strumento di lotta politica.
3. Arandel @ Dancity
I due francesi non stanno fermi un secondo controllando i beats dai loro laptop e suonando live sax, xilophono, flauto, flauto dolce e hit hat. Lo show è un crescendo di emozioni e colori, il pubblico è letteralmente in delirio. Sull’ultimo pezzo l’auditorium s’infiamma e nel fuoco si può vedere nitido il volto di Laurent Garnier!!!
2. Felix Kubin @ Dancity
Il suo geniale synth pop dada-socialista non da scampo con un umorismo affilato come un rasoio e un ritmo serratissimo. L’enfant prodige, che a 8 anni già suonava i Kraftwerk, ha conquistato tutti anche quelli che non lo conoscevano, e la folla non vuole più lasciarlo andar via!!!
1. Leftfield @ Bang Face
Gli anni ’90 in tutto il loro splendore. Il concerto dei risorti Leftfield va al di là di ogni più rosea aspettativa: si presentano in tre con una batteria da 10.000 pezzi e tipo 10 sintetizzatori!!!
La musica ci avvolge ma su Afro-Left e Space Shanty bisogna reggersi forte alle transenne per non essere spazzati via dalla Bora dei subwoofer, mentre dietro infuria la tempesta con ragazze che navigano su canotti e un gigantesco Smile che ci da la caccia. Se poi contiamo i visuals 3D alle spalle del gruppo il trip è completo.