Miami South Beach, 1986, il noto narcotrafficante colombiano el senor Calderone sta tenendo uno dei suoi celebri ricevimenti nella villa sulla spiaggia, uno di quei party dove è possibile incontrare i personaggi più in vista e facoltosi della città nonchè della criminalità organizzata internazionale.
I due detectives della narcotici si presentano puntuali all’appuntamento sotto la loro classica copertura. Sonny Crockett e Rico Tubbs sono pronti all’azione: eccoli che si muovono con non chalance tra gli invitati; con quei completi Hugo Boss e quelle giacche Armani sono perfettamente in sintonia con l’ambiente sfarzoso che li circonda. Le donne presenti sono bellissime e cotonatissime, difficile mantenere la concentrazione con distrazioni simili accanto, ma la missione di stasera è troppo importante, anche un piccolo errore potrebbe essere fatale.
You can get,
You can get what you want
Life is so strange
And so full of desires
La musica viene pompata con forza dalle casse e in un angolo del salone c’è il Dj, un ragazzo di chiare origini italiane, che seleziona canzoni europee dal ritmo incalzante e melodie trascinanti composte col sintetizzatore. Synth Pop ed Italodisco, così venogono chiamati questi generi musicali e sembra che a Detroit e a Chicago ci sia un sacco di gente che ne va letteralmente matta (si dice addirittura siano alla base di un nuovo movimento), e non si fatica a credervi visto che è praticamente impossibile resistere alla tentazione di mettersi a ballare per tutta la notte fino all’ultima nota.
I’m on fire
With desire for you
Can’t you feel it too?
I’m on fire
Want to be with you
Don’t you want me too?
Lasciamo allora i nostri eroi al loro duro lavoro e occupiamoci di cose più piacevoli come appunto la musica. Avviciniamoci al Dj per fare due chiaccehere e conoscerlo meglio: Il giovane si chiama Giosuè Impellizzeri, in arte Dj Gio Mc-505, e vanta già una buona carriera non soltanto da Dj e produttore ma anche da giornalista essendo stato uno dei pionieri del webjournalism elettronico.
I dischi da lui proposti in questa occasione fanno parte della compilation “ From the Past to the Future” che uscirà prossimamente su Tractor rec., label di cui è socio insieme a Francesco Passantino e all’incredibile Francesco Zappalà.
Investighiamo più a fondo, e veniamo allora a sapere che non si tratta di una semplice raccolta mixata ma bensì di una ricomposizione certosina di tracce, 37 per l’esattezza, tutte smontate, editate e ricostruite col sequencer. Il risultato finale è uno straordinario viaggio nell’electro music, dal quale ben risalta l’evoluzione del genere attraverso le sue varie fasi e sfumature dagli anni ’80 ad oggi.
Ma ecco all’improvviso Sonny e Rico ricomparire correndo giù per le scale inseguiti dalle guardie del corpo di Calderone; il tempo di mandarne un paio ko e sono nuovamente a bordo del loro testarossa bianco per tornare al quartier generale. E’ davvero un peccato che siamo nel 1986 e che i lettori cd di serie non vengano ancora installati neanche sulle Ferrari, perché il cd-mix di Giosuè sarebbe davvero la perfetta colonna sonora per la scena finale.
In conclusione però una domanda ancora ci tormenta: a quando una collaborazione con Jan Hammer, Giosuè?
Federico Spadavecchia