Alexxei “The Day Light at the End of the Tunnel” (Exprezoo)

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Un paio di sere fà, dopo innumerevoli rimandi dovuti principalmente al fatto che non ho più una vita privata, sono finalmete riuscito a vedere “Velvet Goldmine” di Todd Haynes.

Il film oltre ad essere una divertente cover della vita artistica di David Bowie nei primi anni ‘70 con tanto di costumi kitsch e fantasiose leggende che vorrebbero Oscar Wilde novello E.T., offre un bello spunto di riflessione per qualsiasi appassionato di musica: Che cos’è davvero il talento? E come lo si misura?

L’estro nasce forse attraverso la consapevolezza delle proprie esperienze, con la musica che viene usata come uno stampino per dare forma alle proprie emozioni, oppure è il ricercare di ammaliare chi ci sta intorno ipnotizzandoli tutti con riff e melodie?

Non voglio poi entrare nel merito del secondo quesito perchè questo vorrebbe dire stare a scrivere paginate prive di senso su che valore dare all’arte, e di conseguenza chiedersi se l’arte a cui viene dato un valore è da considerarsi ancora tale o meramente una merce di scambio e così via…

Ritengo invece più utile e piacevole parlarvi di come basti un ascolto per essere catturati dal talento, e come da quel momento in poi la vostra giornata non possa che migliorare.

Ed infatti stamane mentre stavo combattendo una lotta all’ultimo sangue con la burocrazia italiota (e la mancanza di bancomat postali…) sono stato salvato da Alexxei e dal suo “The day Light at the end of the tunnel”, uscito da poche settimane sulla net label milanese Exprezoo.

Il disco, composto da sei tracce, è come un flusso tra il giorno e la notte con momenti più intimisti e deep alternati ad atmosfere solari e vivaci di matrice minimale spagnola.

Ad aprire le danze è la rilassante “Falling Star” che, col suo basso sinuoso e i pad distesi come nuvole che si diradano al tramonto, ci invita a posare quell’ultimo mojito sul tavolino per iniziare a muoverci sul dancefloor per poi sognare sulle note della notturna “Dinner mantion”.

La musica di Alexxei ci/mi avvolge e mentre il mio corpo suda per le vie affollate del centro, la mia mente danza su una pista in riva al mare…osservo alienate fotografie di me stesso (”Pictures to myself”) con melodie sempre più umide e colpi di tomtom che cadono come gocce di condensa sulla mia fronte.

E’ giunta l’ora di scatenarsi lasciandosi andare completamente (e nel frattempo correre per non perdere l’autobus…), “Running backwards” ha tutte le carte in regola per essere una hit di questa torrida estate: clap festosi, synth in crescendo e ritmica incalzante, a questo punto è facile comprendere le ragioni della rapida ascesa di Alexxei.

In conclusione abbiamo la frizzante “30Th Century fakes”, da notare che verso la fine di “Velvet Goldmine” ascoltiamo invece “20th Century boy”, che i ragazzi del 20° secolo siano diventati i falsi del 30°?

Ormai la mia giornata lavorativa è finita, riesco a scorgere la luce del giorno alla fine del tunnel..

Alexxei “The day Light at the end of the tunnel” è scaricabile gratuitamente su www.exprezoo.com

Federico Spadavecchia

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