Da tempo Bandcamp si può considerare lo standard per la distribuzione della musica digitale. Una piattaforma che (finalmente, direte voi) rende carta straccia le recensioni, che possono essere declassate a banali “consigli per gli acquisti”, in quanto potete ascoltare in qualità decente e nella sua integrità ciò che state per comprare. Segnaliamo quindi tre uscite dal sottobosco italiano che, a discapito del pensiero dominante sempre più becero, produce musica insolita.
Alberto Nemo – 6×0
Musica che vuole comunicare sofferenza e nostalgia, fatta di loop e voce lirica spesso effettata e rallentata, pianoforte e archi. Le melodie risultano accessibili e oscillano tra i Coil (spero di non dire una bestemmia) e l’hauntology di un artista come The Caretaker. Un disco breve (sei brani) e senza grossi punti deboli.
ODRZ – ODRZ 60 – Symphony No.2
Avere discografie sterminate è nella tradizione del noise-industrial: l’ensemble del milanese ODRZ giunge con questo lavoro al sessantesimo album, che non aggiunge nulla alla cifra stilistica della band (disagio al sapore di efferatezze) pur mantenendosi su un livello medio elevato, il mestiere ha il suo peso. Mi piace pensare che da qualche parte ci sia un collezionista giapponese che possiede la produzione completa degli ODRZ.
Carlos Ugueto Ensemble – El Tonal
Curioso incrocio fra musica cosmica, percussioni latine, improvvisazione, drone, noise e exotica, questo album live del Carlos Ugueto Ensemble (che raccoglie musicisti italiani e latinoamericani, spiccano i vocalizzi dalle frequenze impossibili di Pat Moonchy) è un tuffo senza ritorno nella psichedelia più profonda e torrida, ispirato dal concetto (reso celebre dai libri di Carlos Castaneda) di Tonal, ossia il rapporto con il proprio animale-guida secondo le tradizioni del Centroamerica. Consigliato, coinvolgente, non banale.
Andrea Cazzani